In biochimica, complesso proteina-lipide estraibile dal tessuto cerebrale di Vertebrati. La parte lipidica dei p. è costituita da una miscela equivalente di fosfogliceridi e cerebrosidi; la parte proteica [...] è formata da proteine con peso molecolare da 15.000 a 35.000 ...
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Sostanza contenuta nell’organismo animale, specialmente nel tessuto nervoso, legata all’acido fosforico sotto forma di cefalina, e nell’antibiotico gramicidina. Chimicamente è la monoetanolammina, NH2CH2CH2OH. [...] Nell’organismo si origina dalla glicina e dà origine alla colina ...
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(o scheletrogeno) In embriologia, si dice di tessuto che dà origine alle ossa. Strato (o mesenchima) s. Aggregato di cellule mesenchimatiche che, distaccatosi dalla zona epimerale (e in parte dal mesomero) [...] del mesoblasto dell’embrione dei Vertebrati, va a costituire lo sclerotomo, la parte del somite da cui si origina lo scheletro assile. Uno strato s., di consistenza gelatinosa, rinforzato da fibre longitudinali, ...
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Cellule che costituiscono una componente fissa del tessuto connettivo lasso ed esplicano funzioni di natura fagocitaria nei confronti di numerosi antigeni, insieme con i macrofagi (cellule migranti), che [...] dell’età adulta a comportamento benigno o maligno; l’istiocitoma fibroso maligno è un tumore maligno di origine connettivale dei tessuti molli, a localizzazione elettiva sulle cosce o sulle natiche; compare in età media o avanzata e si sviluppa come ...
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(o linfocita) Tipo di cellula prodotta dal tessuto linfoide che passa nel sangue, di cui rappresenta la forma matura di uno dei 3 tipi di elementi corpuscolati della serie bianca (➔ leucocito). I l. svolgono [...] un ruolo primario nella risposta immunitaria e presentano diverse funzioni nel controllo della risposta all’antigene (➔ immunità). Si possono riconoscere due grandi sottopopolazioni linfocitarie: linfociti ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] avviene a partire da matrici indifferenziate e l'accrescimento può aver luogo, come descritto in precedenza per i singoli tessuti, per l'incremento numerico delle cellule che li costituiscono o per il loro aumento volumetrico. Una volta completato l ...
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(od osteocita) In istologia, elemento cellulare proprio del tessuto osseo, compreso in lacune della sostanza intercellulare (➔ osseo, tessuto). ...
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In embriologia, la condizione che conferisce a un tessuto, a un abbozzo embrionale, a un blastomero dell’uovo in segmentazione una vasta gamma di possibili destini (detta anche plasticità). ...
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In biochimica, enzima transferasi, presente nelle cellule del tessuto muscolare, che permette la formazione di una molecola di ATP (e una di AMP) da due di ADP. L’attività della m. è massima nel muscolo [...] in contrazione e porta a una complessiva diminuzione della carica energetica con conseguente stimolo delle vie metaboliche deputate alla produzione di ATP ...
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L’insieme dei fenomeni di demineralizzazione cui il tessuto osseo va incontro anche in condizioni fisiologiche, e che normalmente sono controbilanciati da fenomeni di osteogenesi. Un’esaltata o. generalizzata [...] si può osservare in alcune osteopatie rarefacenti; forme circoscritte possono assumere, a seconda dei casi, l’aspetto dell’usura, della carie, della caverna, della cisti ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e cioè intrecciando un filo con sé stesso...
tessere
tèssere v. tr. [lat. tĕxĕre] (pass. rem. tesséi, tessésti, ecc.). – 1. Intrecciare al telaio i fili della trama con quelli dell’ordito, per fare una tela o altro tessuto: t. la tela, la canapa, il lino; t. una tovaglia, una coperta;...