FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] nuovamente attendere ai suoi studi, anche raccogliendo testidi autori greci che formarono il primo nucleo della in Italia, Firenze 1876, pp. 177-670, passim; C.Malagola, Della vita e delle opere di A. Urceo detto Codro, Bologna 1878, p. 54; P.Meyer, ...
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Caterina Bon Valsassina
Restauro
Si restaura solo la materia
dell'opera d'arte
(Cesare Brandi)
Le problematiche del restauro in Italia
di Caterina Bon Valsassina
25 marzo
Si inaugura a Ferrara l'undicesima [...] purtroppo, votata a una vita 'a termine'" e che "un millennio è la durata medio-massima della vitadi un'opera d'arte mobile del Vecchio e Nuovo Testamento e il Giudizio Universale. Il metodo impiegato di programmazione ed esecuzione delle indagini ...
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Gli istituti culturali tra Stato e regioni
Lucia Zannino
Maria Pia Casalena
Nel nostro Paese esiste una grande ricchezza di fondazioni, istituti culturali, centri di ricerca, ecc., quasi tutti dotati [...] da Elvira Badaracco nel suo testamento come garante a vita del suo patrimonio economico, regolata con d.m. 11 aprile 2001, nel quale, tra i destinatari di tali erogazioni, sono inclusi gli istituti culturali che ricevono finanziamenti ai sensi della ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] altro è infondato il collegamento tra la propensione di C. F. alla vita quieta e appartata (e la sua sensibilità sovrano depositò negli Archivi del Magistrato d'appello di Torino il suo testamento, nel quale riconosceva Carlo Alberto "pour vrai ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] con prerogative escatologiche, di specifici programmi decorativi (scene riprese dal Vecchio e Nuovo Testamento e dai bestiari, nessun altro progetto occidentale forma architettonica e forma divita appaiono così strettamente connesse come nell'ambito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Socrate
Carlotta Capuccino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Socrate è il primo – e forse l’unico – uomo ad avere dedicato l’intera vita [...] testamento spirituale: “[...] questo è addirittura il massimo bene per un uomo, parlare giorno dopo giorno della virtù e delle altre cose di cui voi mi sentite discutere, esaminando me stesso e gli altri, mentre una vita un tipo divita come non la ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] "da una democrazia del lavoro" (Gilardenghi, in G. A.: una presenza nella vita italiana, pp. 71-72; il testo, in Trent'anni divita e lotte del PCI, in Quaderni di Rinascita, n. 2, 1951, pp. 195-196; Il comunismo italiano nella seconda guerra ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] riduzione della Riforma a un "fenomeno divita morale e intellettuale soggettiva". Questa annotazione cantimoriana luce opere di Lutero, Calvino, una traduzione del decreto di Carlo IX sulla tolleranza verso i protestanti e, ancora, testidi Erasmo ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] a considerare realmente morto ciò che appare ancora dotato divita, caldo e respirante; a livello della mente inconscia, ma accenni a pratiche di trasferimento di organi o tessuti da un organismo a un altro si ritrovano in testi assai più antichi: ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] ma anche al Vecchio Testamento. Per questa ragione essi sono contrassegnati da una serie di soluzioni edilizie per lo nei contesti urbani, dove in effetti è attestato un tono divita non propriamente elevato. Certo è che nelle campagne, ancora nel ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...