Console romano (141 a. C.); condusse senza successo la guerra contro Numanzia e concluse coi Numantini, l'anno seguente, un trattato che il senato respinse come disonorevole. Più tardi accusò Tiberio Gracco [...] di aspirare al potere. P. e Metello furono (131) la prima coppia di censori plebei ...
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BELGICA
G. C. Susini
Provincia dell'Impero romano.
Sottomessa già con la conquista cesariana, ordinata da Augusto come provincia imperiale, governata da un legato pro praetore, ridotta da Tiberio, con [...] la stabile costituzione delle due Germaniae, entro i confini che praticamente mantenne sino ai primi rovesci militari contro i barbari e alla riforma tetrarchica, la provincia romana della B. trovava la ...
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Figlia di Agrippa e di Giulia (14 a. C. - 33 d. C.), moglie di Germanico, fu con questo sul Reno e in Oriente fino alla morte di lui (19 d. C.). Con Tiberio (sospettato di essere il mandante del veneficio [...] cui si attribuì quella morte) le relazioni divennero sempre più difficili, finché A. fu mandata in esilio a Ventotene a morire di fame. Fu donna celebrata per la sua fortezza d'animo e per la sua elevatezza ...
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Incisore di gemme, figlio di Dioscuride (v.), vissuto sul principio dell'Impero. Abbiamo di lui un cammeo in pasta vitrea, ora al museo di Vienna, rappresentante l'imperatore Tiberio (v. cammeo, VIII, [...] p. 554). Per quanto egli vi si riveli artista provetto, rimane certo inferiore al padre ...
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Nome di due donne della famiglia Giulio-Claudia. 1. Livilla (lat. Livia Iulia), figlia (n. circa 15/10 a. C. - m. 31 d. C.) di Druso Maggiore e di Antonia Minore: sposò prima Gaio Cesare, poi Druso figlio [...] e Germanico; sedotta da Seiano, uccise il marito e fu messa a morte da Tiberio. 2. Livilla (lat. Iulia Livilla), figlia (17 d. C. - 42 d. C.) di Germanico e di Agrippina Maggiore, moglie di Marco Vinicio (33), fu tenuta in grande onore dal fratello ...
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Stratego bizantino (sec. 7º), nel 695 s'impadronì del potere esiliando l'imperatore Giustiniano II a Cherson. Costretto (698) da un ammutinamento della flotta a cedere il potere all'ammiraglio Apsimaro [...] (Tiberio III), fu giustiziato al ritorno in Costantinopoli di Giustiniano (705). ...
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VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche [...] anno. Compiuto un viaggio in Grecia, prese dimora a Venezia; da questa città verso il 1630, fece ritorno a Roma, e quivi si spense nel 1636.
Come poeta ha lasciato un volume di Rime piacevoli di valore ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] comunità ebraica, cui si deve la costruzione di una sinagoga e la più antica menzione di un patriarca della Diaspora (CI. Tiberio Policarmo). Scavi del museo di Belgrado condotti in più campagne tra gli anni '20 e '60, e successivamente nel 1970 dall ...
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Vedi CALIGOLA dell'anno: 1959 - 1994
CALIGOLA (G. Iulĭus Caesar Germanĭcus)
B. M. Felletti Maj
Nacque da Germanico e da Agrippina Maggiore, di cui fu l'ultimo figlio, nel 12 d. C. Lasciato da Tiberio [...] A questo periodo si possono forse attribuire quei ritratti di aspetto giovanile nei quali C. appare pettinato in modo simile a Tiberio, cioè con le punte delle ciocche divergenti in mezzo alla fronte e incontrantisi a tenaglia ai lati. Tali sono: il ...
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Nome che indicava a Roma la condizione del padrone rispetto ai servi e ai liberti, usato poi come appellativo rispettoso fra privati. Come titolo pubblico fu respinto da Augusto e da Tiberio, preteso da [...] Caligola e Domiziano, accettato da Traiano, formalmente prescritto da Diocleziano, in luogo del titolo di imperator Caesar, nella forma D. Noster.
D. gregis Il capo della compagnia drammatica presso gli ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...