Titolo d’onore che i Romani attribuirono a Romolo, poi a persona particolarmente benemerita dello Stato. Fu attribuito ad Augusto dal senato e dal popolo nel 2 a.C. e portato dagli imperatori successivi, [...] tranne Tiberio. ...
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(lat. Moesia) Provincia romana del basso Danubio, che abbracciò nella sua massima estensione il territorio compreso tra le pendici dell’Emo (Balcani) a S, il Ponto a E, il Danubio a N, la Dalmazia e la [...] dall’Illirico e comandato da un legato imperiale di rango consolare. L’organizzazione a provincia risale al 15 d.C., quando Tiberio riunì nelle mani del legato della M. anche il governo della Macedonia e dell’Acaia, poi distaccate nel 44 da Claudio ...
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Console (1 a. C.), nel 6-8 circa d. C. governatore dell'Africa, dove si guadagnò gli ornamenta triumphalia per una spedizione contro i Musulamî e i Getuli. Nel 31 fu nominato praefectus urbi da Tiberio. [...] Un figlio e un nipote, omonimi, furono rispettivamente consoli nel 25 e nel 60 ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (Spelunca)
G. Jacopi
Red.
Grotta presso il paese omonimo situato sulla costa del Lazio (a 14 km da Terracina) su un promontorio roccioso, propaggine [...] a. C. e un rifacimento alla fine del sec. d. C. Si credette allora di aver messo le mani sulla "villa di Tiberio", localizzando nel terreno roccioso l'episodio del pericolo corso dall'imperatore. In seguito, alla fine del 1956, un gruppo di ruderi in ...
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Scrittore dialettale trevisano (n. Portobuffolé, Treviso - m. Venezia dopo il 1818); è autore, tra l'altro, di una parafrasi delle Favole di Esopo (1816) e di un poema in ottava rima che tratta dell'attore [...] napoletano Tiberio Fiorilli detto Scaramuccia (Scaramuzza, 1788, n. ed. 1791). ...
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MANTICA, Francesco
Giuseppe Ermini
Cardinale e giureconsulto italiano nato a Pordenone nel Friuli, nel 1534, morto a Roma nel 1614. Discepolo all'università di Padova di Mario Mantica, di Mariano Socino [...] iuniore e di Tiberio Deciano, impartì poi egli stesso in quell'università l'insegnamento delle istituzioni civili. Nominato da Sisto V uditore di Rota, passò a Roma, dove nel 1596 fu da Clemente VIII innalzato alla dignità cardinalizia. Contemporaneo ...
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TUDITANO, Caio Sempronio
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Personaggio dell'aristocrazia romana nato nel 166 a. C., console nel 129. Nel 128 declinò l'incarico di comporre certe controversie sorte in seguito alla [...] legge agraria di Tiberio Gracco, facendo così ostacolo all'ulteriore applicazione della legge stessa: lo stesso anno condusse una spedizione vittoriosa in Illiria. Tuditano e M. Giunio Graccano furono i primi a occuparsi scientificamente del diritto ...
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NERONE di Germanico (Nero Iulius Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figlio primogenito di Germanico e di Agrippina Maggiore, dopo la morte del padre indossò la toga virile a soli quattordici anni, nel 20 d. [...] 37 da Caligola, che ne trasportò i resti nel mausoleo di Augusto.
Le poche emissioni di monete provinciali del periodo tiberiano con l'effigie dei due fratelli (Achaia, Bitinia, Hispania), hanno scarso valore iconografico; i bei bronzi di Caligola li ...
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KIBYRA (Κίβυρα, Cibyra)
G. Sgatti
Città meridionale della Frigia. La sua personificazione compare nei rilievi di una base da Pozzuoli, che probabilmente rappresentano copie delle statue di città asiatiche [...] che circondavano la statua di Tiberio a Roma dinanzi al tempio di Venere Genitrice. Fra esse K. è rappresentata da una figura femminile in abito corto, alti stivaletti, elmo e lancia. Nello stesso aspetto di amazzone ci appare in monete di Macrino ( ...
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Storico ecclesiastico (n. Epifania, in Celesiria, 536 circa - m. Antiochia intorno al 600). Avvocato (σχολαστικός) ad Antiochia, nel 588 difese dinanzi all'imperatore e al Concilio di Costantinopoli Gregorio [...] di Antiochia. Ebbe cariche importanti dagli imperatori Tiberio e Maurizio. Fu seguace dell'ortodossia calcedonese. Ci resta solo una Storia ecclesiastica in 6 libri (continuazione di quelle di Eusebio, Socrate, Sozomeno e Teodoreto), importante per ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
privigno
s. m. (f. -a) [dal lat. privignus, comp. dei temi di privus (nel sign. generico: «che sta a sé») e gignĕre «generare»], letter. raro. – Figliastro: Morto Ottavian, ... Il gener suo e privigno Tiberio ... Eletto fu a tanto magisterio...