Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si [...] estende verso E fino alle Alpi Transilvane. È percorsa dal Timiș e dal Bega (canalizzato). La parte occidentale, compresa nella Voivodina e quasi del tutto pianeggiante, è una zona favorevole alla coltura ...
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UŽHOROD (nel medioevo Ungogratus, ungh. Ungvär; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Città della Cecoslovacchia, capoluogo della Russia Subcarpatica, posta 130 m. s. m., sulle rive del fiume Uh (che manda le [...] acque al Tibisco attraverso il Bodrog), dove le ultime colline dei Carpazî si affacciano sulla pianura ungherese. Il clima è piuttosto continentale (media annua 8°,8), con inverni alquanto freddi (gennaio -3°,2), estati fresche (luglio 19°,6) e ...
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(lat. Gepidae) Popolazione di stirpe gotica, stabilitasi a metà del 3° sec. d.C. nella regione dei Carpazi. Sottomessi dagli Unni, alla morte di Attila (453) riconquistarono la libertà e occuparono la [...] regione attorno al Tibisco. Nemici degli Ostrogoti e sconfitti (489) da Teodorico, in seguito lottarono con i Longobardi, insediatisi in Pannonia e alleati degli Avari. La morte in battaglia (567) di re Cunimondo segnò la fine del regno. Una parte ...
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MAKÓ (A. T., 59-60)
Elio Migliorini
Città della Pianura Ungherese, sede dei comitati riuniti di Csánad-Arad-Torontál, posta a 85 m. s. m., presso la riva destra del fiume Maros (affluente di sinistra [...] del Tibisco, navigabile), 31 km. a E. di Szeged. Come le altre località della pianura ha piuttosto l'aspetto di un ricco villaggio che di città, essendo la popolazione quasi esclusivamente occupata nel lavoro dei campi. Copiose nel contado le ...
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KECSKEMÉT (A. T., 59-60)
Elio Migliorini
Importante città dell'Ungheria, capoluogo d'un vastissimo comune (939 km., di cui il 70% coltivato in modo intensivo, per la massima parte a cereali), posta a [...] egual distanza da Budapest e da Szeged (80 km.), tra Danubio e Tibisco, 122 m. s. m., in regione arida e sabbiosa, recentemente messa a coltura con l'irrigazione (pozzi artesiani), centro importante per la coltura delle frutta (specie albicocche e ...
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Città ungherese sulla riva sinistra del Danubio; nel 1873 dalla sua unione con Buda e Óbuda, situate sulla destra del Danubio, è sorta Budapest. Contea di P. (6394 km2 con 1.176.550 ab. nel 2008) Estesa [...] nella pianura ungherese fra i fiumi Danubio e Tibisco, è la contea più popolosa e più industrializzata dell’Ungheria, nonché fiorente regione agricola. Capoluogo Budapest. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] medievale della regione era costituita a est dai monti della Transilvania, mentre a nord da una fascia pianeggiante lungo il Tibisco, chiusa dai monti Mátra e Bükk: qui il confine con l’Ungheria settentrionale non è chiaramente definito, per il ...
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(russo Zakarpat´e) Provincia dell’Ucraina (12.800 km2 con 1.239.238 ab. nel 2008); capoluogo Užgorod. In passato era detta Rutenia Carpatica o Russia Subcarpatica. Comprende due unità morfologiche diverse, [...] a NE i Carpazi Selvosi, a S la pianura ungherese interessata dall’alto bacino del fiume Tibisco. Il clima presenta caratteri notevolmente continentali: inverni freddi, estati calde e umide. La popolazione, costituita da Ucraini per 3/4, poi da ...
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MUKAČEVO (ungh. Munkács; A. T., 59-60)
Elio MIGLIORINI
Giulio de MISKOLCZY
Città della Russia Subcarpatica, in Cecoslovacchia, al limite nord-orientale della Pianura Ungherese, 128 m. s. m., 150 km. [...] a NE. di Debrecen, presso il fiume Latorica (affluente del Bodrog, che manda le acque al Tibisco). La valle, che dà accesso al passo di Verecký (percorso dagli Ungheresi al tempo della loro venuta nella Pianura), è qui sbarrata da una munita fortezza ...
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Primate d'Ungheria, nato nel 1442 a Erdöd (comitato di Szatmár), morto nel 1521 a Esztergom. Suo padre, Francesco, era vassallo nel feudo di Erdöd, della celebre famiglia Dragfi. Educato dal fratello Valentino [...] parroco di Titel (alla confluenza Tibisco-Danubio), frequentò le scuole dei domenicani di Szatmárnémeti, poi nel 1464 passò a Cracovia, e quindi a Ferrara e a Padova, e nel 1470 ritornò in patria, col titolo di dottore. Fu assunto allora come ...
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tibia
tìbia s. f. [dal lat. tibia «piffero, flauto» e poi «stinco»]. – 1. In anatomia umana e comparata, osso lungo, pari, che assieme alla fibula costituisce lo scheletro della gamba e, negli animali, dello zeugopodio dell’arto posteriore;...
tibio-peroneo-astragalico
tìbio-peronèo-astragàlico agg. (pl. m. -ci). – In anatomia, relativo alla tibia, al perone e all’astragalo: articolazione tibio-peroneo-astragalica, l’articolazione del piede sulla gamba, denominata di solito più...