(ceco, slovacco, romeno, serbocr. e russo Tisa; ted. Theiss; ungh. Tisza) Affluente di sinistra del Danubio (1350 km; bacino di 153.000 km2). È formato da tre corsi d’acqua, il T. Nero, il T. Bianco e il Vişeu, che hanno le sorgenti nei Carpazi Selvosi e si riuniscono nel Maramureş; traversa poi la pianura ungherese, ricevendo da destra il Körös e il Maros, da sinistra il Bodrog, il Sajó e lo Zagyva. ...
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Bačka Nome serbo della porzione SO del Bassopiano Pannonico, fra il Danubio e il Tibisco, per la massima parte in Voivodina, tranne la parte NO, che appartiene all’Ungheria (ungh. Bácska). È una regione [...] interamente pianeggiante (80÷140 m) con clima continentale. Il suolo è fertile, predomina la coltura dei cereali, salvo nella parte centrale, adibita a pascolo. La popolazione è poco omogenea (Serbi, Ungheresi, ...
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(ungh. Szeged) Città dell’Ungheria meridionale (169.030 ab. nel 2009), capoluogo della contea di Csongrád, a 80 m s.l.m., presso la confluenza del Mureş nel Tibisco. Importante centro commerciale favorito [...] dalla possibilità di agevoli comunicazioni con la Serbia e la Romania (ponte ferroviario sul Tibisco; scalo della navigazione fluviale), è sede di industrie alimentari (paprica, lavorazione delle carni suine), tessili e meccaniche.
Antico ...
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VELIKA KIKINDA (ungherese Nagykikinda; A. T., 77-78)
Umberto TOSCHI
Città della Voivodina, nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata sulla fertile piana alla sinistra del Tibisco, a 63 m. s. m., [...] ed è il centro di una ricca contrada agricola, produttrice particolarmente di grano e frutta, con cospicuo allevamento (bovini, equini). Industria principale la molitoria. La sua importanza commerciale ...
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VELIKI BEČKEREK (A. T., 77-78)
Umberto TOSCHI
KEREK Città della Voivodina, capoluogo d'ispettorato circondariale nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata fra Temeş e Tibisco, a meno di 10 km. a [...] sinistra di questo, a 83 m. s. m. Corre in vicinanza anche il Canale Bega. È centro agricolo di ricca zona granaria e allevatrice. Vi transita la ferrovia da Szeged a Pančevo, donde qui diparte una diramazione ...
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Alföld Pianura dell’Europa centrale (100.000 km2), limitata dai Carpazi e dalle Alpi Transilvaniche e Dinariche. Il nome significa «terra bassa» (ha una altezza media di 110 m s.l.m.). La zona posta tra [...] più depressi vi sono zone salmastre, sterili e disabitate (puszta). Alquanto diversa e meno uniforme è la regione a E del Tibisco. A NE si estende una piattaforma alluvionale, un tempo paludosa, ora fertile e coltivata, cui fa seguito verso S una ...
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Maramureș (ungh. Máramaros) Regione della Romania settentrionale, confinante con l’Ungheria e l’Ucraina, che si estende nel cuore della catena carpatica, ha carattere prevalentemente montuoso e collinoso; [...] è traversata dal Someș, affluente del Tibisco. Regione a clima continentale con inverni rigidi e abbondanti precipitazioni. L’economia è caratterizzata dall’agricoltura, dallo sfruttamento forestale e del sottosuolo (rame e metalli preziosi) e dall’ ...
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Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si [...] estende verso E fino alle Alpi Transilvane. È percorsa dal Timiș e dal Bega (canalizzato). La parte occidentale, compresa nella Voivodina e quasi del tutto pianeggiante, è una zona favorevole alla coltura ...
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Città ungherese sulla riva sinistra del Danubio; nel 1873 dalla sua unione con Buda e Óbuda, situate sulla destra del Danubio, è sorta Budapest. Contea di P. (6394 km2 con 1.176.550 ab. nel 2008) Estesa [...] nella pianura ungherese fra i fiumi Danubio e Tibisco, è la contea più popolosa e più industrializzata dell’Ungheria, nonché fiorente regione agricola. Capoluogo Budapest. ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] sia come via di comunicazione sia per il fatto di fornire circa i 2/3 di tutte le risorse idriche utilizzate. Il Tibisco, il cui regime idraulico è stato regolato attraverso la costruzione di un sistema di dighe, è in parte navigabile e utilizzato ...
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tibia
tìbia s. f. [dal lat. tibia «piffero, flauto» e poi «stinco»]. – 1. In anatomia umana e comparata, osso lungo, pari, che assieme alla fibula costituisce lo scheletro della gamba e, negli animali, dello zeugopodio dell’arto posteriore;...
tibio-peroneo-astragalico
tìbio-peronèo-astragàlico agg. (pl. m. -ci). – In anatomia, relativo alla tibia, al perone e all’astragalo: articolazione tibio-peroneo-astragalica, l’articolazione del piede sulla gamba, denominata di solito più...