Poiché Crono divorava tutti i figli nati da lui e da Rea, questa volle sottrarre a tale sorte Zeus, e lo consegnò a Temide, la quale, a sua volta, lo affidò alla ninfa Amaltea perché lo allevasse. Amaltea [...] 4ª edizione, I, pp. 35, 55; Schömann, Opusc., II, p. 258 segg.; Klausen, Aeneas und die Penaten, Amburgo 1839, p. 299 (a proposito di una Sibilla dello stesso nome ricordata da Tibullo, II, 5, 67, e probabilmente identificata con la nutrice di Zeus). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dai vivi ai morti
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti funebri permettono una separazione graduale della famiglia [...] , 606), quando Lavinia viene a sapere della morte della madre si lacera le guance e si strappa i capelli; in una elegia di Tibullo, Delia si strapperà i capelli e si lacererà le guance alla notizia della morte del poeta (1, 1, 67-68). Lo stesso farà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1469 e il 1492, gli anni in cui Lorenzo de’Medici governa la città, Firenze [...] e dolce, e queste cose amorose con tanta gravità e venustà trattate, quanta sanza dubio non si truova in Ovidio, Tibullo, Catullo, Properzio o alcuno altro latino?
[…] E considerando l’opera sua [del Boccaccio] del Decameron, per la diversità della ...
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PUCCI, Francesco
Franco Pignatti
PUCCI, Francesco. – Nacque a Firenze il 3 settembre 1463 da Cosimo di Silvestro e da Camilla di Antonio Cambini; dal matrimonio nacque anche una figlia, Dianora.
La [...] Napoli, Napoli 1920; F. Calonghi, Marginalia (a proposito della adnotatio pucciana sopra un esemplare della seconda aldina di Catullo, Tibullo e Properzio), in Miscellanea Pandiani, Genova 1921, pp. 97-114; S.P. Di Martino, Le poesie latine edite e ...
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VANNUCCI, Atto
Fulvio Conti
– Nacque a Tobbiana, nel comune di Montale (Pistoia), il 30 dicembre 1810 da Giuseppe e da Maria Domenica Bartoletti, contadini, proprietari di alcuni terreni.
Dopo aver [...] egli curò per la collana le edizioni di testi di Ovidio, Fedro, Orazio, Sallustio, Tacito, Cornelio Nepote, Catullo, Tibullo e Properzio, raccogliendo più tardi i saggi introduttivi nel volume Studi storici e morali intorno alla letteratura latina ...
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MASSIMI (Massimo), Pacifico (Pacifico d’Ascoli)
Alessandra Mulas
Nacque intorno al 1410 nei pressi di Ascoli Piceno da Ippolito, di famiglia benestante, e da Buccia (Elisabettuccia). Sono perciò da [...] . Nel 1467 risiedeva ancora a Perugia, come attesta la sottoscrizione di un codice da lui copiato, contenente versi di Tibullo, Catullo, Properzio e i Priapea (Londra, British Library, Egerton, 3027). Sempre a Perugia ebbe forse modo di ascoltare le ...
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SPINELLI, Francesco Maria
Alfonso Mirto
– Nacque a Morano Calabro, presso Cosenza, il 30 gennaio 1686, da Antonio e da Anna Beatrice Carafa dei principi di Belvedere.
Quasi tutte le notizie sulla vita [...] Alla scuola del filosofo di Scalea, Spinelli apprese i principali autori latini, come «Plauto, Terenzio, Orazio, Catullo, Tibullo e Properzio, le orazioni di Cicerone [...] Sallustio, Tito Livio [...] qualche bello squarcio di Dante, dell’Ariosto, e ...
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CONTARINI, Pietro
Paolo Frasson
Nacque a Venezia verso il 1446, dal secondo matrimonio di Adorno, del ramo contariniano dei SS. Apostoli. Il padre era già morto quando, nel nov. 1464, la madre Orsa [...] probabilmente del lavoro che lo impegnò per tutta la vita, dove mise a frutto l'assidua lettura dei classici, e principalmente di Tibullo, Catullo e Ovidio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Segret. alle voci. Misti, reg. 5, c. 33r; reg. 6 ...
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RUTILIO Namaziano (Claudius Rutilius Namatianus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino. Si dubita se nel suo nome vada premesso Claudius o Rutilius. Nacque nella Gallia, ma non si sa dove. Appartenne [...] Carme secolare di Orazio, e forse pervaso da un fervore di sentimento più intimo e sincero, in quel metro con il quale Tibullo (II, 5) e Properzio (IV, 1) avevano celebrato i trionfi latini ed Ovidio (Trist., I, 10) aveva confessato il suo schianto ...
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Dante
Gennaro Sasso
Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. L’interesse che, nel corso dell’intera sua vita, M. dimostrò per l’opera di D. (ossia, in modo pressoché esclusivo, per [...] proposto, la Vita nova, vi è citato due volte. La prima nel breve elenco dei poeti (Petrarca e altri «minori, come Tibullo, Ovidio e simili»), in compagnia dei quali di mattina, in un suo «uccellare», M. si riposava, leggendoli, delle cure che aveva ...
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tibulliano
agg. – Relativo al poeta elegiaco latino Albio Tibullo, vissuto nella seconda metà del 1° sec. a. C., e alla sua produzione poetica: corpus tibulliano (più spesso nella forma lat. Corpus Tibullianum), l’insieme delle poesie autentiche...
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...