MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] ), accompagnata dalla convinzione che «l’onestà e la rettitudine sono dettate dalla intelligenza e non dal così detto timor di Dio» (1933, p. 44). Tali convinzioni, accolte con rispetto dal padre, gli procurarono incomprensioni con la Comunità ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] . Era sempre stato "uomo dabene", gli avrebbe risposto: l'avevan sempre sorretto, ricordava nel suo testamento, volgendosi ai nipoti, "il timor di Dio, ch'è 'l fondamento di ogni bene", e "l'amor della Patria, a cui tanto siamo tenuti". Nello stesso ...
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timorato
agg. [dal lat. tardo timoratus]. – Di solito nella locuz. t. di Dio, che ha timore di Dio e che pertanto opera in modo da non offenderlo (v. timore): è una brava figliola, t. di Dio; anche usato assol., senza sostanziale diversità...
timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, al quale vorrebbe sottrarsi (il contrario...