Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] la capacità di recepire i segni del mutamento). tipidi modelli da assegnare rispettivamente alla fase di ricerca, di progetto, di attuazione, di gestione.
1. Fase di ricerca: modelli di lettura delle strutture urbane; modelli di verifica; modelli di ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] della netta opposizione tra diversi tipidi copertura - e l'esigenza di dilatare al massimo la spazialità del partire dal 1277-1278, soprattutto ad Assisi.
Il primo segnodi tale spostamento d'interesse va con ogni probabilità identificato nell' ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] lessico che, a livello di singoli tipi strutturali e formali e particolarmente nelle strutture di volta, conosce una diffusione federiciana; la stauroteca di s. Clemente a Velletri (Mus. Capitolare), dono di Rainaldo dei Conti diSegni (1231-1254), ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] muri d'ambito (scoprendo in controfacciata i segnidi una precedente volta a botte di più ribassato e regolare andamento archiacuto), (v. Tipologia) derivante da cicli di illustrazioni di alcuni tipidi manoscritti dell'area transalpina dei decenni ...
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Architettura
Leonardo Benevolo
di Leonardo Benevolo
Architettura
sommario: 1. Le origini della nuova architettura. 2. La formazione di un movimento unitario. 3. Le esperienze dal primo dopoguerra ad [...] e diventa il segnodi una trasformazione più generale del modo di pensare e di operare: una componente di un nuovo equilibrio di valori, che si formali; con l'andar del tempo i due tipidi controllo diventano sempre più estranei fra loro, e dal ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] botteghe, come è attestato dalla esportazione di alcuni tipidi sarcofagi a molte centinaia di chilometri di distanza.La fine dell'età merovingia in B. non è segnata da avvenimenti o tracce significative di rinnovamento della produzione artistica e ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] , e si è discusso a lungo sulla possibilità di legare questi due tipidi muratura ad altrettante fasi costruttive (Bozzoni, 1974). La scoperta recente di affreschi di tipo bizantino, di alta qualità, all'esterno della parete perimetrale meridionale ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] di S. Nicola dei Cesarini, di S. Saba (Krautheimer, 1937-1980) e di S. Adriano (Bartoli, 1963), dall'altro si riscontrano anche altri tipidi mostravano, ormai, gli unici segnidi riconoscimento di un avvenuto passaggio di stile (Kubach, Verbeek, 1989 ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] storiche permettono di tracciare un quadro più unitario e di individuare segni tangibili di continuità sia in ibn Yūsuf nel 703-704, gli scavi hanno individuato tre diversi tipidi p.: quello del primo impianto era in mattoni teneri rossi (lato ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] fasi fu applicata al Gotico. La prima fase, sperimentale, segnava la transizione dal Romanico al nuovo stile; seguiva la maturità completamente voltata.Per il Romanico si trattava di adattare le chiese ai tipidi volta romani, costruendo cioè muri e ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...