Etnostoria
Alessandro Triulzi
Definizioni e ambiti di riferimento
L'etnostoria è una prassi di ricerca che si è affermata negli anni quaranta tra gli antropologi statunitensi nell'ambito d'indagini [...] antropologia o della storia, una tecnica per analizzare alcuni tipidi fonti, o piuttosto una fucina di dati utili per altre discipline" (v. Trigger, antropologica. L'assenza di un approccio storico era per Fenton il segnodi un perdurare tra gli ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] non muta, ma il G. è attento a registrare i segni della forza organizzativa e militare dei ribelli e non nasconde seconda edizione uscì perciò solo nel 1581, ad Anversa, per i tipidi Ch. Plantin, nominato dal duca d'Alba prototipografo reale e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] Germani.
Per i primi secoli dopo Cristo disponiamo di numerosi tipidi reperti archeologici che, con la dovuta cautela, Danimarca dagli inizi del III sec.), i cui segni avevano lafunzione di simboli magici. Attraverso il contatto diretto con il ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] dei vari tipidi insediamento in funzione del rapporto tra risorse e possibilità di spesa, tra di J. Mertens, Foggia 1994.
E. Pispisa, Medioevo meridionale. Studi e ricerche, Messina 1994, pp. 145-170.
Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] modeste, due tipidi edifici: l’uno, detto “tuscanico”, presenta una o tre celle (le due laterali possono essere sostituite da alae aperte) e un colonnato anteriore su una o più file (Roma, S. Omobono e Tempio dei Castori; Ardea; Segni); l’altro ...
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GIUSTINIAN, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, in calle lunga S. Barnaba, nel 1497 dal patrizio Alvise di Marino e da una figlia di Girolamo Michiel, la cui moglie era [...] . In realtà, nella ristampa dell'Historia per i tipidi Ludovico Avanzi (Venetiis 1575; ma ci sono anche copie della fausta combinazione dei pianeti e dei segni dello zodiaco a propiziare l'esordio di Venezia. Comunque sia, nella revisione e nell ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Franchi
Marco Ricci
I franchi
Il nome Franchi (dal germanico antico frekkr, fri, “coraggioso”, “ardito”) compare [...] e V l’esercito romano in Gallia era formato da due tipidi truppe: i reggimenti mobili, acquartierati in alcune zone del Paese e la sua progressiva affermazione segna la fine di un’identità franca, confluita nella formazione di quello che diverrà il ...
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CONTARINI, Piermaria
Gino Benzoni
Primogenito di Giovanbattista (1525-1576; buon "causidico" in gioventù, fu uomo politico d'un certo rilievo, risultando autorevole senatore, membro del Consiglio dei [...] con la scorta della trattatistica antica, i vari tipidi Stato, di ognuno elenca, con "essempi" e "collationi", Studi in onore di G. Volpe, Firenze 1958, p. 348; Id., Sulla fortuna di Bodin in Italia..., in Studi in onore di A. Segni, II, Milano ...
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PETTINATO, Giovanni
Maria Giovanna Biga
PETTINATO, Giovanni. – Nacque a Troina (Enna) il 27 novembre 1934 da Giuseppe, fabbro, e Francesca Consoli, terzo di cinque figli. Intorno all’età di dieci anni [...] e il valore da attribuire ai segni cuneiformi. Egli riuscì a comprendere che si trattava di una lingua semitica nuova, la più antica finora attestata e che la scrittura era un misto di logogrammi sumerici e disegni sillabici. Nel 1975 a Ebla avvenne ...
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FUNDICARII
BBeatrice Pasciuta
I fundicarii erano gli ufficiali preposti alla custodia dei fondaci regi, i magazzini dove dovevano essere stivate tutte le merci sottoposte a monopolio importate nel Regno, [...] entrata e in uscita dai fondaci erano gravate da due differenti tipidi tassazione, affidati a due distinti ufficiali: le merci in ingresso di stringere le maglie di un sistema che evidentemente doveva mostrare i segni della crisi. La creazione di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...