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Giannetto Avanzi
Termine bibliografico e di tecnica grafica. Nel primo significato sta ad indicare una faccia (lato) dei singoli fogli di carta, [...] gl'indici, la possibilità di rintracciare prontamente singole parti del libro stesso.
La numerazione delle pagine fu sconosciuta ai tipografi per quasi tutto il sec. XV; essi usavano invece segnare con lettere, in progressione alfabetica, la prima ...
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FAELLI, Benedetto
Alfredo Cioni
Libraio, editore e tipografo tra i maggiori del miglior periodo della stampa bolognese, fu attivo tra il 1480 ed il 1523. Nacque a Bombiana (località montana dell'Appennino [...] di Properzio, con il commento di Filippo Beroaldo senior (1487). Negli anni successivi il neoeditore si valse dell'opera del grande tipografo, ma non è esatto affermare che si valse di lui solo (cosa da taluno asserita) giacché il F. affidò anche ad ...
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SULTZBACH, Giovanni (Johann). – Fu originario di Hagenau, in Alsazia (Manzi, 1970, p. 3), e non dell’Aia (latinamente Haga), secondo l’equivoco risalente a Lorenzo Giustiniani (1793, p. 230), come risulta [...] e poco redditizia; il 9 maggio 1548 il Consiglio decise di non rinnovare per l’anno in corso la provvigione per il tipografo e Sultzbach rimase senza lavoro, o più probabilmente egli si era già allontanato dalla città.
Ignoti restano luogo e data di ...
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DALLE DONNE (a Donnis, a Mulieribus), Sebastiano
Tiziana Pesenti
Nacque a Verona nella prima metà del secolo XVI. Il "Christophorus librarius a Mulieribus" documentato nel 1545 a Verona nella contrada [...] Nel 1593 lo coadiuvò il fratello Francesco.
Se il D. e Giovanni riuscirono in anni di crisi ad impiantare un'officina tipografico-editoriale e a reggerne la produzione, ciò fu certamente dovuto in larga misura al fatto che essi si assicurarono le due ...
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RUBIERA, Giustiniano da
Luca Rivali
RUBIERA, Giustiniano da. – Non si conosce la data di nascita di questo tipografo proveniente da Rubiera, centro tra Modena e Reggio Emilia. Il padre, Leonardo, era [...] , Roma 2004, pp. 106, 110 s., 367-370, 390 s., 396 s.; A. Manfron, G. da R., in Dizionario degli editori, tipografi, librai itineranti in Italia tra Quattrocento e Seicento, coordinato da M. Santoro, II, Pisa-Roma 2013, pp. 503-505; Incunabula Short ...
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LUCHINO (Lucchino, Lucrino), Vincenzo
Davide Ruggerini
Di origine bolognese (Ascarelli - Menato, p. 112) o bresciana (Sandal, p. 187), si ignora la data della sua nascita: fu attivo come editore e libraio [...] e della Biblioteca Vaticana. Dal 1555 al 1560 finanziò alcune edizioni stampate, per i tipi di G.M. Viotti, dalla tipografia romana di S. Brigida, creata per volontà dell'arcivescovo di Uppsala Olao Magno con l'intento di pubblicare opere miranti ...
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BORDOGNA, Sigismondo
Alfredo Cioni
Libraio e tipografo a Venezia durante la seconda metà del sec. XVI. Numerosi membri della famiglia - originaria della Val Brembana - sono ricordati come letterati [...] fino al 1555, anno in cui lo troviamo a Venezia, libraio "in piazza San Marco alla porta di Canonica". La tipografia annessa alla libreria rimase in attività sino al 1585 producendo una ventina di edizioni; di queste E. Pastorello ne conobbe solo ...
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TORRENTINO, Lorenzo (Laurens Leenaertsz van der Beke)
Giannetto Avanzi
Tipografo nativo del decanato di Helmond (Brabante), morto a Firenze nel 1563. Venuto in Italia, si ritiene che esercitasse dapprima [...] ' Medici con la carica di stampatore ducale, e, favorito con privilegi e sussidî, vi aprì una delle più rinomate tipografie dell'epoca.
La sua attività in Firenze, iniziatasi nel 1547, conta un'abbondante produzione di opere letterarie, filosofiche e ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] gruppi o corporazioni o società o classi di persone come operai, artigiani, ecc. (onde si hanno i gerghi dei calzolai, dei tipografi, degli attori di teatro, dei saltimbanchi, ecc.). Però, il segreto o la volontà di sfuggire al controllo altrui e la ...
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MAITTAIRE, Michael
Seymour de Ricci
Bibliografo e filologo inglese, nato in Francia nel 1668, morto a Londra il 7 settembre 1747. Di genitori ugonotti, si rifugiò in Inghilterra ancora fanciullo e quivi [...] anni dal 1536 al 1557 il suo lavoro non è mai stato rifatto. Le sue monografie sugli Estienne, del 1709, e su altri tipografi parigini (1717) sono altrettanto pregevoli. Il M. fu il primo a descrivere i libri direttamente, e non in base agli altrui ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...