titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, [...] di mare ecc.); si usa anche in chirurgia come materiale impiantabile (per es., nelle protesi dell’anca).
Composti inorganici del titanio
Nei suoi composti il t. può presentarsi in forma bi-, tri- e tetravalente; quest’ultima è la forma più stabile ...
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Ossosale del titanio tetravalente, Me2TiO3, con Me metallo monovalente. I m. alcalino-terrosi e quelli dei metalli pesanti (per es. piombo) sono stabili e trovano impiego come materiale isolante a elevata [...] costante dielettrica. I m. alcalini sono meno stabili, tendono a idrolizzarsi in acqua e a sciogliersi negli acidi ...
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zirconio Elemento chimico appartenente al IV gruppo del sistema periodico, sottogruppo del titanio, con simbolo Zr, numero atomico 40, peso atomico 91,22.
Caratteri generali
Dello z. sono noti gli isotopi [...] stabili: 9040Zr (51,5%), 9140Zr (11,2%), 9240Zr (17,1%), 9440Zr (17,4%), 9640Zr (2,8%). Lo z. è un metallo bianco splendente, duttile, tenace, di densità 6,5 g/cm3; fonde a 1850 °C e bolle a circa 4375 ...
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ilmenite
ilmenite [Der. del nome dei monti Il'men', Urali] [CHF] Minerale, ossido di ferro e titanio, FeTiO₃, trigonale, che è un costituente comune di rocce eruttive e di sabbie; è il capostipite delle [...] titanomaghemiti, rocce la cui modificazione porta alla maghemite, roccia ferrimagnetica di rilevante importanza paleomagnetica: v. paleomagnetismo: IV 441 d ...
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L’azione in virtù della quale alcuni materiali semiconduttori, per es. l’ossido di zinco e il biossido di titanio, sotto l’azione della luce possono dar luogo a reazioni di riduzione o di ossidazione di [...] dei mezzi di trasporto e degli impianti industriali. Per i calcestruzzi cementizi si può usare con ottimi risultati il biossido di titanio, la cui aggiunta rende la superficie delle costruzioni in grado di mantenere a lungo l’aspetto originario. ...
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Idrocarburo ciclico insaturo,
esistente in più forme isomere; liquido incolore, si può ottenere per trimerizzazione del butadiene in presenza di catalizzatore di tipo Ziegler-Natta (cloruro di titanio [...] - cloruro di alluminioalchile). È impiegato nella preparazione del nailon e di esteri usati come lubrificanti sintetici ...
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Sale d’ammonio della nitrosofenilidrossilammina
polvere gialla solubile in acqua, usata come reattivo per la separazione del rame e del ferro da altri metalli e per la determinazione quantitativa del [...] vanadio e del titanio. ...
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Chimico (S. Miniato 1854 - Firenze 1905), prof. nelle univ. di Catania (1885-87), Roma (1887-92) e Firenze (dal 1892); socio corrispondente dei Lincei (1894). Autore di ricerche nel campo della chimica [...] inorganica (composti del vanadio, tallio, rodio, titanio, niobio, ecc.). ...
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Polimero dell’isoprene; la varietà con concatenazione 1,4-cis costituisce la gomma naturale, mentre il polimero a concatenazione 1,4-trans è il costituente della guttaperca. Il polimero 1,4-cis si prepara [...] sinteticamente dall’isoprene molto puro in presenza di derivati alchilici del litio o dell’alluminio, e di tetracloruro di titanio, fuori dal contatto dell’aria e dell’umidità; a seconda del catalizzatore usato si ottengono prodotti a peso molecolare ...
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Composti del carbonio con un metallo o con un non metallo poco elettronegativo (per es., silicio e boro), escluso l’idrogeno. Per le loro particolari proprietà (difficile fusibilità, elevata durezza ecc.), [...] . Sono i c. tecnologicamente più importanti: quello di tungsteno è utilizzato nella preparazione del metallo duro, il c. di titanio nelle leghe per utensili, mentre quelli di afnio, vanadio, niobio, tallio servono per preparare i c. cementati. I c ...
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titanio1
titànio1 agg. [dal lat. Titanius, der. di Titanus «titano»], poet. – Dei titani o Titani: la t. stirpe; conscie le molli Aure, le nubi e la t. lampa Fur dell’umana gente (Leopardi), con riferimento al Sole, figlio del titano Iperione.
titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. Elemento chimico di simbolo Ti, peso atomico...