Arcivescovo di Toledo (m. 657). Di stirpe gotica, appartenne da principio al clero regio di Toledo, ma aspirando al monacato, fuggì a Saragozza ove fu aiuto del vescovo Braulione; chiamato come vescovo [...] a Toledo (646-657), rimise in onore il canto chiesastico, ristabilendo l'ordine corretto degli uffizî divini. Dettò e raccolse egli stesso poesie latine di vario argomento morale, epitaffî, sentenze e proverbî in versi, che attestano uno studio ...
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Scrittore e soldato spagnolo (n. Siviglia - m. S. Juan de la Frontera 1630 circa), vissuto nel Cile. Scrisse una continuazione, non pervenutaci, di La Araucana di Alonso de Ercilla e un poema edito nel 1862, il Purén indómito, infelice imitazione dell'Arauco domado di Pedro de Oña ...
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Erudito spagnolo, nato forse a Siviglia nella prima metà del sec. XV e morto a Málaga nel 1499. Consigliere di Juan II, passò per i gradi del sacerdozio fino ad ottenere il vescovado di Málaga (1487). Prima del 1454 aveva tradotto il De Moribus di Martino da Braga e la raccolta medievale dei Proverbios dello Pseudo-Seneca con glosse di carattere moralistico. Altre note erudite, tratte dai libri sacri ...
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Generale spagnolo (Alba de Tormes 1484 - Firenze 1553). Dopo una brillante carriera militare, fu nominato da Carlo V viceré di Napoli (1532) e tenne tale carica fino alla morte. Il suo lungo governo, durante il quale furono presi importanti provvedimenti nel campo dell'edilizia cittadina ed efficaci misure contro la prepotenza baronale, ebbe come momento saliente la rivolta popolare-nobiliare (1547), ...
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Letterato e poeta spagnolo (n. Toledo 1523 circa - m. 1590); condusse a termine un'opera pastorale di Perálbarez de Ayllón, Comedia de Preteo y Tibaldo, llamada disputa y remedio de amor (1553), e compose [...] un Memorial de algunas cosas notables, que tiene la imperial ciudad de Toledo (1578), tuttora inedito, e un poema, Las trescientas. Gli furono attribuiti, ma senza reale fondamento, oltre al Palmerín de Inglaterra (1547), la Tragedia Policiana (1547 ...
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Architetto (m. Madrid 1567). Dopo un periodo di attività in Italia, a Roma, ma soprattutto a Napoli come architetto del viceré don Pedro de Toledo (strada di Toledo; S. Giacomo degli Spagnoli), fu richiamato [...] in Spagna da Filippo II, per il quale costruì l'Escorial. Anche se nella grandiosa impresa ebbe parte notevole lo stesso sovrano, a T. si deve il piano generale dell'opera che, iniziata nel 1563 , alla ...
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Uomo politico peruviano (n. Cabana, Ancash, 1946). Formatosi all'università di San Francisco (1970), ha conseguito un dottorato in scienze dell'educazione (1972) e il M.B.A. alla Stanford University (1976). Negli anni Ottanta ha lavorato alla Banca mondiale e al BID (Banco interamericano de desarrollo), passando successivamente all'ILO (International labour organization) e all'Unicef (1991). Candidatosi ...
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Ecclesiastico (n. 1488 - m. Roma 1557), figlio di Federico duca d'Alba; domenicano a Salamanca, cardinale (1538), arcivescovo di S. Giacomo di Compostela (1550), nel 1553 fu chiamato da Giulio III a Roma e nominato inquisitore generale; fu quindi vescovo di Albano (1553) e Frascati (1555). Fedelissimo a Carlo V, sovente in contrasto con Paolo III (specie nella questione della cessione di Parma e Piacenza ...
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Architetto (n. forse Madrid - m. 1567). Studiò a Roma, e forse lavorò con Michelangelo in S. Pietro. A Napoli eseguì molti lavori, tra cui numerose fontane. Nel 1559 fu chiamato da Filippo II in Spagna per dirigere le costruzioni reali (castello di Madrid e Prado), ma l'incarico più importante fu il progetto per l'Escorial, la cui prima pietra fu posta nel 1563; alla sua morte gli successe l'allievo ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1662 - Madrid 1714). Fu bibliotecario del re Filippo V e uno dei fondatori della Real Academia Espanola. Scrisse poesie di tema religioso e filosofico e un poema burlesco (Burromaquía). Tutti i suoi versi furono pubblicati postumi nel 1744. Il primo tomo di una Historia de la Iglesia y del Mundo, rimasta incompiuta, fu pubblicato nel 1713 ...
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toledano
agg. – Di Toledo, relativo a Toledo, città della Spagna centrale, nella Nuova Castiglia: l’industria t. delle lame d’acciaio; i monumenti t.; la popolazione t.; come sost., abitante, cittadino, oriundo di Toledo.
alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...