In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] chiuse abbassate e centralizzate [ɪ] e [ʊ] compaiono come realizzazioni di /i/ e /u/ in sillaba atona e in sillaba tonica nel caso dei proparossitoni (ad es., [dɪˈfːɪʧɪle̞] difficile nell’italiano regionale di Sicilia). La vocale chiusa centrale non ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] alla consuetudine, ormai rara, dell’accento circonflesso (principî; o a quella, decisamente desueta, della j: studj) – che abbiano la i tonica: pii, zii, e dai passati remoti di prima persona singolare dei verbi in -ire: dormii, partii, ecc.;
(c) con ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] delle interrogative chiuse di Bari e Cosenza (cfr. tab. 2). In realtà, i due AT (B+A*) sono diversamente allineati con la vocale tonica: a Napoli A* si trova all’inizio della vocale, mentre a Bari è verso la metà.
In tab. 4 sono illustrati gli AT ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] enumerativi la tonalità «media» (o tono piatto-ascendente), tipica delle frasi sospensive con un picco alto sulla tonica e la caratteristica tonia sospensiva sul penultimo elemento (➔ intonazione). Nelle analisi che si basano sulla scansione in tema ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] di dittongo.
Un secondo criterio è la presenza di accento: se la vocale alta che ricorre nella sequenza fonetica è tonica, l’accento garantisce il mantenimento dello statuto sillabico della vocale stessa. Pertanto, avremo iato in parole come ìo, vìa ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] può, e anche ciò, già, giù, che contengono dittonghi apparenti). È inoltre facoltativo segnare l’a., per indicare sia la vocale tonica, sia il timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza limiti precisi, ma soprattutto là dove possa evitare ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] pur non mostrando necessariamente le caratteristiche morfosintattiche dei ➔ clitici veri e propri, si ‘appoggia’ a una parola tonica formando con essa un unico gruppo accentuale. Queste forme mostrano spesso la tendenza a subire fenomeni di riduzione ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ) la frequenza delle vocali è la seguente: /e o i a u/ per il sistema atono e /a e ɛ i o ɔ u/ per quello tonico; nelle frequenze di Bortolini et al. (1978) circa 2/3 del totale delle vocali censite è rappresentato, nell’ordine, dalle atone /a i e o ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] nel plurale» (Serianni 1989: 138) (➔ accento grafico). Si noti che se invece la radice lessicale termina in [i] tonica, si viene a creare una sequenza di vocali identiche, soggette a contrazione: restii [resˈtiː].
Infine, la contrazione di vocali ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] acclimatate nel lessico dell’italiano, come puzzleino; con lessemi terminanti in vocali toniche (caffeino, teino, tribuina), o con radici lessicali terminanti in /i/ tonica come in bugiina, ziina, il che, a parte l’eccezionale lineetta, sembra ...
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tonica2
tònica2 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tonico, sottint. nota]. – Nella terminologia musicale, il primo grado della scala considerato nella sua funzione tonale.
tonicita
tonicità s. f. [der. di tonico]. – 1. L’essere tonico, l’avere carattere tonico: t. di una sillaba, in linguistica. 2. Buona funzionalità del tono muscolare, o di un organo: la t. dei muscoli; mantenere, migliorare la t. con l’allenamento;...