Uomo politico inglese, nato a Mount Stewart, nella contea di Down, nell'Irlanda settentrionale, il 18 giugno 1769, morto il 12 agosto 1822. Studiò, per poco più di un anno, nel St. John's College, a Cambridge. [...] la carica di segretario di stato per la Guerra. Cadde col ministero tory nel gennaio 1806. Morto il Pitt e tornati al potere i tories col duca di Portland, il C. riassunse la carica di segretario di stato per la Guerra. In tale qualità, d'accordo col ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Settecento l’Inghilterra e la Scozia, precariamente unite nella persona [...] . Il giacobinismo non è del tutto estinto ma di fatto anche i Tories sono sempre meno tentati da propositi insurrezionali. I due partiti tradizionali dei Tories e dei Whigs continuano a esistere ma non rappresentano più alternative politiche o ...
Leggi Tutto
Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] gruppi politici: basti pensare, ad esempio, alla divisione tra federalisti ed antifederalisti negli U.S.A. o tra tories e whigs in Gran Bretagna o tra i vari schieramenti della Rivoluzione francese (anglomani, cordiglieri, foglianti, giacobini ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà del Seicento, dopo decenni di contrasti fra corona e Parlamento, l’Inghilterra [...] una figlia di primo letto dello stesso Giacomo, Maria II Stuart.
L’appello a Guglielmo d’Orange viene inoltrato sia dai Tories che dai Whigs, i due schieramenti che si sono formati in sede parlamentare dopo la caduta della repubblica. Ciascun gruppo ...
Leggi Tutto
STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] americana fu l'opera di una minoranza risoluta. Un buon terzo della popolazione restò estraneo al movimento; un altro terzo, di tories, di lealisti, non celò le sue antipatie verso i ribelli e, specialmente nel sud, anche prese le armi a fianco degl ...
Leggi Tutto
HEINSIUS, Antonie, Gran Pensionario d'Olanda
Adriano H. Luijdjens
Nato a Delft il 23 novembre 1641, figlio unico di Adriano H., consigliere della città, ottenne il grado di dottore in legge all'università [...] l'unione dei Paesi Bassi Meridionali all'Olanda. Quando in Inghilterra cadde il ministero e vennero al governo i tories, che richialnarono Marlborough e cominciarono trattative coi Francesi per una pace separata, gli Stati ritennero H. responsabile ...
Leggi Tutto
Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] , abbiamo il country party e la Corte, il costituzionalismo e l'assolutismo. Ma le differenze non s'arrestano qui. I Tories hanno le loro radici nella Chiesa (anglicana) d'Inghilterra, i Whigs nei dissidenti non conformisti; i primi sono portavoce ...
Leggi Tutto
conservatorismo
Stefano De Luca
In polemica con le utopie e in difesa della tradizione
Nato dopo la Rivoluzione francese ‒ e in polemica con essa ‒ il conservatorismo ha raggiunto le sue formulazioni [...] fondata nel 1818. Nel 1830 i repubblicani americani si definivano già 'conservatori' e nel 1832 anche i tories britannici assunsero questo nome. Da allora nel mondo politico angloamericano, caratterizzato dalla presenza di due partiti principali ...
Leggi Tutto
PITT, William (detto Pitt il Giovane, per distinguerlo dall'omonimo padre)
Pietro SILVA
Secondogenito e degno figlio del grande Pitt, nato a Hayes (Kent) il 28 maggio 1759, morto a Putney (Londra) il [...] , ebbe piena ragione dai risultati a cui giunse; giacché le elezioni mandarono ai Comuni un'enorme maggioranza di deputati tories a lui favorevoli, riducendo a uno sparuto gruppo gli avversarî prima potentissimi.
Conseguita dopo di ciò una posizione ...
Leggi Tutto
Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] saggi sulla rivista The Guardian (anni 1713-1714) contro i liberi pensatori, il suo attacco ai giacobiti in Advice to the tories who have taken the oaths (1715), il suo Essay towards preventing the ruin of Great Britain (1721), e le ricerche sulla ...
Leggi Tutto
starmeriano agg. Del politico britannico Keir Starmer; relativo ai suoi programmi, posizioni e comportamenti sulla scena politica. ◆ Già, Corbyn. Come l’hanno presa i suoi? Il gruppo più vicino all’ormai ex leader, Momentum, guidato da Jon Lansman,...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...