I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] altri ai tories (in genere membri dell’aristocrazia di corte). Ma non si poteva dire che si trattasse di partiti nel senso moderno della parola, organizzati, duraturi e occupanti insieme la gran parte dei seggi di un parlamento. Di partiti di questo ...
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Diplomatico e letterato (Wimborne, Dorset, 1664 - Wimpole 1721); nominato per influsso del suo protettore, il conte di Dorset, segretario dell'ambasciata all'Aia, fu poi (1697) ai negoziati per la pace [...] e Swift; inviato (1711) da Harley, preparò la pace di Utrecht, che negoziò poi come plenipotenziario (1712). Alla caduta dei tories, fu fatto imprigionare dal Walpole e in prigione compose Alma, dialogo in distici sui rapporti tra l'anima e il corpo ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due anni dopo. Sottosegretario al Foreign Office (1797-99) nel gabinetto Pitt, ne appoggiò la politica di mantenimento di focolai antifrancesi principalmente in Italia. In ...
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Generale e statista inglese (n. 1658 circa - m. Lisbona 1735). Entrato nella vita politica con i whigs, fu nel 1689 creato conte di Monmouth, primo lord del Tesoro. Ma i suoi sforzi di compromettere, senza [...] esclusione di colpi, i tories causarono la sua disgrazia e la sua prigionia. Divenuto nel 1697 conte di P., riacquistò influenza politica, con l'ascesa al trono della regina Anna, nel 1702. Fu generale delle forze alleate nella guerra di successione ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] è consistita dunque nel rassicurare l'elettorato sui cambiamenti del partito, nel ricordargli i fallimenti e gli errori dei tories e nel ricompensarlo con ciò che il nuovo Labour aveva da offrire.
Una campagna elettorale permanente durante il biennio ...
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Giudice di pace (n. Chestnut Hill, Virginia, 1736 - m. 1796). Tra i pionieri di Bedford County, a lui si deve, in gran parte, l'invio della delegazione della Virginia al Congresso per sostenere la tesi [...] d'indipendenza. Nominato giudice di pace nel 1774, in appoggio al governo rivoluzionario, fece imprigionare ed esiliare numerosi tories. Alla giustizia sommaria applicata da questa corte illegale si fa risalire l'origine del termine linciaggio, anche ...
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Uomo di stato (n. 1759 - m. Dropmore, Buckinghamshire, 1834), figlio di George. Seguace e cugino di W. Pitt il giovane, dopo varî incarichi amministrativi e diplomatici fu ministro degli Interni nel 1789, [...] 1801) per l'opposizione di Giorgio III alle proposte di riforma in favore dei cattolici. All'opposizione si staccò dai tories diventando sostenitore di Fox con cui formò il gabinetto di coalizione del 1806. Fece votare l'abolizione del traffico degli ...
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Nobile inglese (n. 1660 - m. Isleworth, Middlesex, 1718). Di educazione cattolica, si convertì nel 1679 all'anglicanesimo e si unì ai whigs; nel giugno 1688 fu tra i sette firmatarî del documento che chiedeva [...] nel 1689-90, ricoprì nuovamente la carica nel 1694-98. Nel 1694 fu creato duca da Guglielmo III. Passato ai tories, partecipò (1712) ai negoziati preliminari al trattato di Utrecht; fu poi luogotenente generale in Irlanda (1713-14). Nominato lord ...
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Uomo politico e scrittore irlandese (Galway 1780 - Hampton 1857). Fu deputato e per 21 anni segretario dell'Ammiragliato. Polemista vigoroso, criticò l'organizzazione dei teatri di Dublino in una serie [...] (1818), anonima, la stroncatura dell'Endymion di Keats, dettata da animosità politica. Fu tenace oppositore del Reform Bill, mutando in avversione la sua lunga fedeltà ai tories e a Peel quando questi, nel 1845, aderì al liberoscambismo di Cobden. ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] seppe giocare sulle divisioni dei whigs, assicurando il trionfo dei tories e di W. Pitt il giovane nelle elezioni del dimissioni di Brown, un accordo è stato raggiunto tra il leader dei tories D. Cameron (n. 1954), che è subentrato nella carica di ...
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starmeriano agg. Del politico britannico Keir Starmer; relativo ai suoi programmi, posizioni e comportamenti sulla scena politica. ◆ Già, Corbyn. Come l’hanno presa i suoi? Il gruppo più vicino all’ormai ex leader, Momentum, guidato da Jon Lansman,...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...