fiamma
fiamma [Der. del lat. flamma, dal tema di flagrare "ardere"] [FTC] [CHF] Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose (in cui possono essere contenute anche particelle solide o liquide) [...] , con la presenza di particelle carboniose finemente suddivise o di alcuni ossidi metallici (di cerio, di torio, ecc.), variamente sfruttati nella realizzazione di lampade a fiamma. Gli andamenti assunti dalla temperatura e dalla composizione ...
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famiglia
famìglia [Der. del lat. familia] [LSF] Insieme di enti aventi qualità simili. ◆ [ALG] [ANM] (a) Generic., una totalità di enti che godono di proprietà simili; costituiscono una f. le coniche, [...] alfa o beta da un nuclide capostipite; le f. radioattive naturali sono le tre che hanno per capostipite l'uranio (uno dei primi intermedi è il radio), l'attinio e il torio e terminano tutte con isotopi del piombo: v. radioattività: IV 696 d. ...
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Fisica
Fenomeno ottico che si rileva tra due superfici contigue con luminanze diverse; non si ha c. solo quando le luminanze sono uguali. Per estensione, in ogni tipo di rappresentazione visiva il termine [...] di c. trasparenti (ossigeno, azoto, anidride carbonica, aria) e mezzi di c. opachi (sali di sostanze ad alto numero atomico come iodio, bromo, bario, torio ecc.); in ecografia, i mezzi di c. sono dispersioni di microbolle gassose in fase liquida. ...
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catodo
càtodo [Dal gr. káthodos "discesa"] [CHF] [EMG] Termine introdotto da M. Faraday per indicare quello dei due elettrodi di una cella elettrolitica o di un tubo a scarica che è a potenziale minore [...] usati metalli con alto punto di fusione, per es. tungsteno (la temperatura normale è circa 2400 °C) e con alta emissione specifica (a tal fine sono sottoposti ad adeguati trattamenti superficiali, quali, per es., il deposito di torio: c. toriati). ...
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Fisico italiano (n. Gorizia 1934); dopo aver lavorato presso la Columbia University di New York (1958-59) e l'univ. La Sapienza di Roma (1960), è divenuto ricercatore al CERN di Ginevra. Dal 1971 al 1988 [...] della stabilità del protone, la realizzazione di un nuovo tipo di reattore nucleare a fissione basato sull'impiego del torio. Uno degli esperimenti più significativi per le sue implicazioni in campo medico, avviato da R. e collaboratori nel 1996 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Atomi, molecole e ioni
John Servos
Atomi, molecole e ioni
La città di Lubecca è stata l'insolita scena dello svolgimento di un dramma intellettuale [...] finì con il nascondere l'esistenza di impurezze che si dimostrarono emettitori di radiazione ancora più potenti: il radio, il torio e nuovi elementi come il polonio. L'energia liberata da minuscole quantità di queste sostanze rese quasi increduli gli ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] a Berlino, da O. Hahn e F. Strassmann, i quali dimostrarono che, sotto l’azione dei n., elementi pesanti, come il torio e l’uranio, subiscono il fenomeno della fissione.
I n. lenti
Nell’ottobre del 1934, sulla base dei risultati di un’esperienza ...
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Carlo Rubbia
Energia
E=mc2: dalla massa l'energia del futuro
Energie per il domani: prospettive e problemi
di Carlo Rubbia
12 aprile
All'ordine del giorno del vertice dei ministri dell'Ambiente degli [...] un confronto, l'energia di origine geologica proveniente dalla crosta terrestre - dovuta al decadimento dell'uranio naturale e del torio - equivale all'incirca a una potenza continua di 16 TW: l'uomo ha, pertanto, quasi raddoppiato la generazione di ...
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REATTORE NUCLEARE (v. pila atomica, App. II, ii, p. 548)
Carlo SALVETTI
1 Generalità. - In un r. nucleare hanno luogo, in genere, numerose reazioni nucleari di natura diversa; una almeno di esse (reazione [...] produce secondo un processo simile, per assorbimento di neutroni da parte del torio:
Quindi anche l'U233 si produce sempre nei reattori nucleari quando sia presente del torio.
Pu239 e U233 si estraggono per separazione chimica dall'U238 e dal Th232 ...
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Terra. Interno della Terra
Carlo Doglioni
I parametri geofisici fondamentali della Terra sono diretta conseguenza della composizione globale, della distribuzione delle masse e della dinamica del pianeta. [...] attribuire al decadimento radioattivo degli elementi che compongono il nostro pianeta, in particolare gli isotopi dell'uranio, del torio e del potassio.
Il flusso di calore emesso dalla superficie terrestre è massimo lungo le dorsali oceaniche, dove ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...