BRITTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Appartenente a una famiglia cosentina di antica nobiltà, è forse da identificare con un omonimo figlio di Nicola, del quale si sa che viveva in Cosenza nel [...] ancora gli capitò durante la traversata dello stretto di Hurmūz: qui, secondo le notizie che il Sassetti mandava al granduca di Toscana Francesco I il 23 genn. 1586 (il B., a proposito di questo episodio, nelle sue lettere agli amici romani accenna ...
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Lunéville Cittadina della Francia nord-orientale (19.881 ab. nel 2006), nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle, sul fiume Meurthe. Capoluogo di contea già forse nel 10° sec., fu importante piazzaforte [...] e la Liguria. La repubblica Cisalpina fu ingrandita dei territori già appartenenti ai ducati di Modena e Parma, il granducato di Toscana venne eretto in Regno d’Etruria e trasferito ai Borbone di Parma; l’Austria ebbe l’antica repubblica di Venezia ...
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Comune della prov. di Massa e Carrara (182,7 km2 con 7932 ab. nel 2008). Il centro è posto a 236 m s.l.m. alla confluenza del torrente Verde con la Magra. Attività industriali nei settori metalmeccanico, [...] signorie e finalmente entrò a far parte dello Stato milanese, le cui vicende seguì fino al 1650. Fu allora incorporato alla Toscana, i cui granduchi l’elevarono a città nel 1778.
Centro di smistamento dei libri invenduti, che gli editori cedono a ...
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Nucleo territoriale costituito da Orbetello, Port’Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Ansedonia e dal castello di Porto Longone con il suo distretto nell’isola d’Elba; fu possedimento spagnolo dal 1557, [...] austriaco; nel 1736 passò a Carlo di Borbone e rimase unito al Regno delle Due Sicilie fino al 1800, quando fu occupato dai Francesi. Incorporato nel Regno d’Etruria con la pace di Firenze (1801), entrò poi a far parte del Granducato di Toscana. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] nordeuropea, ma anche dai dibattiti suscitati dalle teorie della Terra. A rafforzare le sue competenze giovò senz’altro la parentesi toscana che lo vide impegnato, dal 1753 al 1757, nell’area senese di Montieri. Ciò fornì l’occasione per avviare una ...
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(fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud [...] i poteri apostolici vennero dati al vescovo di Pisa (1092); prevalse così la supremazia religiosa, linguistica, artistica e culturale toscana su quella corsa. Politicamente la C. fu contesa da Genova che occupò Bonifacio nel 1195. Dopo un periodo di ...
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Comune della prov. di Latina (27,5 km2 con 21.750 ab. nel 2008), sulle estreme pendici settentrionali di un tozzo promontorio (Monte Orlando, 171 m), che chiude a S il golfo omonimo e che è unito alla [...] ) e fu soggiorno di pontefici in esilio: memorabile quello del 1849 di Pio IX, insieme al re di Napoli e al granduca di Toscana. La sua fortezza è stata adibita a prigione militare fino al 1980.
Si conservano i monumenti funebri di L. Munazio Planco ...
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(o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua [...] -Anzio o Olevano-Antrodoco) che costituisce anche un limite paleogeografico, in quanto separa da un lato i bacini pelagici della Toscana-Umbria-Marche e dall’altro le aree di piattaforma carbonatica del Lazio-Abruzzo-Campania. Da un punto di vista ...
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Catena montuosa dell’Appennino Settentrionale. Si stende da NO a SE per quasi 60 km tra la pianura costiera apuana e la giogaia appenninica principale, tra i fondivalle del Serchio (Garfagnana) e della [...] . È stata riconosciuta una prima fase, responsabile della struttura principale della catena, contemporanea all’accavallamento della falda toscana, e una fase tardiva che ha deformato la struttura precedente e modificato i rapporti con le altre unità ...
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Geografo e etnologo italiano (San Daniele del Friuli 1878 - Firenze 1965), prof. di geografia nelle univ. di Napoli (dal 1913) e poi di Firenze (dal 1927); socio nazionale dei Lincei (1954). Fu a più riprese [...] dei caratteri e dei tipi antropologici (1912); Ricerche sui tipi degli insediamenti rurali in Italia (1932); La casa rurale nella Toscana (1938); Le razze e i popoli della Terra (in collaboraz. con altri studiosi, 1941; 4a ed., 1967); Il paesaggio ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...