Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] ab origine e tuttora in molte varietà, a partire dai dialetti toscani, vocali medie tese e non tese (/e/ ≠ /ɛ/, Description des systèmes des voyelles toniques de quelques dialectes de la Toscane nord-occidentale, «Géolinguistique» 6, pp. 43-73.
D ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] Barbaresi 2004: 287), come nel termine marinaresco coltell-acc-ino («tipo di vela trapezoidale simile al coltellaccio»), nel toscanismo cov-acci-olo («luogo in cui dormono e riposano uccelli e altri piccoli animali selvatici»); e dall’altro più ...
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GABRIEL (Gabriele, Cabriele), Jacopo
Elena Del Gallo
Nacque a Venezia nel 1510 dal patrizio Jacopo, figlio del cavaliere Bertucci, fratello di Trifone.
Il padre ricoprì cariche nell'amministrazione [...] . 1545: "hollo con singolar piacer mio letto e riletto, e veggovi non solamente eccellente astrologo divenuto ma insieme ancora maestro della toscana lingua, la quale a noi viniziani non è molto agevole ad apprender, si che si possa con essa bene e ...
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L’univerbazione è il risultato di un processo diacronico che conduce alla «[f]usione – manifestata anche dalla grafia – di due parole originariamente autonome (palco scenico - palcoscenico, in vece - invece, [...] «coccio, conchiglia» con concrezione dell’articolo; lercio risale al lat. hircum «caprone» con concrezione dell’articolo; in Toscana lapino è il motociclo Piaggio del tipo Ape con concrezione dell’articolo e aggiunta del suffisso di diminutivo, ecc ...
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LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] ) e strenne (Iride; Farfalla; La Sirena; Margellina). Contribuì con iscrizioni all'edizione delle Solenni esequie di Luigi de' Medici di Toscana, curata da G. de' Medici, duca di Miranda (Napoli 1830, pp. 61-79). Redasse descrizioni di alcune opere d ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] all’interferenza con la lenizione (➔ indebolimento) che colpisce, tra l’altro, le affricate intervocaliche [ʧ] e [ʤ], per cui in Toscana a tutt’oggi si osservano le alternanze contestuali per [ʧ]ena /la [ʃ]ena, con [ʤ]ente /la [ʒ]ente, ecc. Tale ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] cui va recuperato scrivere.
Nel caso seguente:
(11) Francesca è andata in vacanza in Sardegna e Federico [Ø] in Toscana
la ripetizione lessicale prevede invece un cambiamento morfologico per quanto riguarda il diverso accordo di genere: da è andata ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] segna dopo le parole di passione, d’ammirazione e d’affetto» (Regole e osservazioni di varj autori intorno alla lingua toscana, Firenze 1715, p. 158). Insieme a questa valutazione, nasce la regola, chiaramente espressa da Giovanni Gherardini a metà ...
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CARENA, Giacinto
Tullio De Mauro
Nacque a Carmagnola (Torino) il 25 apr. 1778 da Francesco Paolo, medico, e da Maria Catterina Maga Gallo. Finiti gli studi primari e quelli di filosofia nel paese nativo, [...] pareva più conforme a quelli che, dopo il '48, furono gli ideali suoi (e manzoniani) di "egemonia filologica della Toscana", e meno inquinata dalle propensioni classicistiche (un tempo anche sue, del Peyron) per un "congresso di dotti italiani" che ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] , figlioccio, -accione, spendaccione). Fra i suffissi di formazione italiana ce ne sono anche alcuni di origine non toscana (per es., -aro, gruppettaro; -ozzo, predicozzo) o non fiorentina (per es., -arello / a, bustarella, pennarello).
La maggior ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...