Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] a una frattura altrettanto vistosa come quella che isola (lungo una linea che passa a sud di Ancona e di Roma) la Toscana e una contermine area mediana dal tipo specificamente meridionale, che conosce, ad es., i fenomeni di ➔ metafonia e il passaggio ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] le stesse funzioni erano note un tempo agli ➔ avverbi di luogo costì e costà, oggi usciti d’uso salvo che in Toscana). D’altra parte anche altre espressioni deittiche consentono allo scrivente di ancorarsi al suo contesto (ora che ti scrivo) oppure a ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] -standard, in Holtus & Radtke 1986-1990, vol. 3º, pp. 17-43.
Galli de’ Paratesi, Nora (1984), Lingua toscana in bocca ambrosiana. Tendenze verso l’italiano standard: un’inchiesta sociolinguistica, Bologna, il Mulino.
Holtus, Günter & Radtke ...
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LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] con i sultani di Aleppo al-Ẓāhir Ghāzī (1207-1208) e al-῾Azīz (1225), conservate da copie più tarde, e la traduzione toscana del trattato di pace fra i pisani e il califfo di Tunisi Abū ῾Abdallāh (1264), di mano notarile e di fattura piuttosto ...
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CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] del Vocabolario milanese-italiano del C., scorgendone i limiti solo assai tardi, tra il '27 e il '29, durante il soggiorno in Toscana. Proprio stando a contatto con il toscano vivo, egli si accorse che questo "amico...di carta, che vive queto sur un ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] in extremis: talora sono introdotte varianti con effettivo valore di scelta linguistica, in quanto sentite come più toscane, o più comuni, come dimando → domando (dimando era anche nell’edizione del 1521), abarbaglia → abbarbaglia, rivera → riviera ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] L’accusativo preposizionale è caratteristico delle varietà meridionali italiane ma ricorre anche in area centrosettentrionale (Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria, Marche e in alcuni dialetti, ad es., triestino, genovese), soprattutto quando l’oggetto è ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] e a Napoli e si sta diffondendo nel Centro-sud. Talvolta si assiste anche a fenomeni di affricazione: in alcune varietà toscane e centro-meridionali, ad es., in quella romana e campana, la fricativa alveolare sorda è realizzata come affricata dopo ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] che su 378 termini di provenienza regionale riportati da Migliorini (1960) cinquant’anni fa, soltanto 53 sono toscani, contro 130 romani e 115 settentrionali (➔ lessico).
A persistenti differenziazioni antiche nell’italiano (che nel suo vocabolario ...
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PIRONA, Jacopo
Vincenzo Orioles
PIRONA, Jacopo. – Nacque a Dignano al Tagliamento il 22 novembre 1789 da Giovan Battista, «in una vecchia famiglia friulana di agiata e civile condizione» (Marchetti, [...] ’uso della lingua, che hanno imparata a casa dalla nutrice, all’uso della lingua che s’impara a scuola dal maestro. I Toscani soli hanno la fortuna di avere breve il passo da fare dal volgare loro alla buona lingua, perché la buona lingua italiana s ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...