Dal gr. διαλεκτικὴ (τέχνη), propr. «arte dialogica». In senso generico significa l’arte del dialogare, del discutere, intesa come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, [...] ’opera di Adorno, Dialettica negativa (1966), fa appello ai diritti del ‘particolare’ e del ‘diverso’ contro il ‘totalitarismo’ della d. hegeliana, proponendo una d. «senza sintesi». Tuttavia, continuando a presentare il diverso e il particolare come ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] , e sarà costretto ad essere libero». Queste formule, generalmente mal interpretate, nutrirono l’estremismo dei giacobini durante la Rivoluzione francese, e hanno procurato a Rousseau l’accusa di essere un precursore del totalitarismo del 20° secolo. ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] la precedono nel tempo.
La novità più vistosa del 20° sec. è stata l’istituzionalizzazione di un tipo di dominio definito totalitario (H. Arendt), che ha fra i suoi tratti salienti non solo la circostanza di nascere da un processo rivoluzionario, ma ...
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SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE
Domenico De Masi
Come alla fine del 1700 si avvertì il passaggio dalla società rurale a quella industriale, ma si stentò a individuare e fissare i tratti essenziali della nuova [...] dovrebbe riservare la rivincita del self-help, del self-service, della convivialità, dello small is beautiful. Contro il totalitarismo di uno stato onnivoro, che ingloba e regola (il ''fascismo amichevole'' della società dei servizi, denunziato da B ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] è parte, e sente come sempre meno attuale la questione del suo rapporto col potere centrale (censura, ecc.), nelle società totalitarie la letteratura, come l'intera società, viene sottomessa a un potere infinitamente più forte che non è più solo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] che, andando alle sue radici settecentesche, vi si potesse cogliere una possibilità di sviluppo anche in senso non totalitario, seguendo le suggestioni di Élie Halévy? Dagli scritti di Dom Deschamps e di Filippo Buonarroti Venturi avviò allora ...
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SARAGAT, Giuseppe
Mirco Carrattieri
SARAGAT, Giuseppe. – Nacque a Torino il 19 settembre 1898 da Giovanni e da Ernestina Stratta.
Il padre, nato nel 1855, era un avvocato sardo di famiglia catalana [...] in termini di ‘incompatibilità morale’ e il 6 gennaio 1940 pubblicò sul Nuovo Avanti! un articolo (Socialismo e totalitarismo) in cui ribadiva che la lotta fondamentale per i socialisti era quella «per la democrazia contro le dittature». Nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] un gigantesco apparato in grado di operare, sotto una parvenza tollerante, una subdola manipolazione delle coscienze, humus del totalitarismo politico. Solo la grande arte non si limita a rispecchiare processi sociali: la sua forma da una parte ne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ruolo dell’intellettuale diventa, nel Novecento, un tema di discussione decisivo [...] con testi come Lo Yogi e il commissario (1945), Koestler prosegue la linea di critica al comunismo e al totalitarismo. Secondino Tranquilli, che assume lo pseudonimo di Ignazio Silone negli anni Venti, in seguito alla sua condizione di clandestinità ...
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VALIANI, Leo
Andrea Ricciardi
VALIANI (propr. Weiczen, italianizzato durante il fascismo), Leo. – Nacque a Fiume/Rijeka il 9 febbraio 1909 da genitori ebrei non praticanti di madrelingua tedesca e di [...] iniziati a Parigi dove aveva seguito alcune lezioni di Élie Halévy, riferimento centrale per le sue riflessioni sul totalitarismo. Pur convinto della necessità di abbattere il fascismo con una rivoluzione e di superare il capitalismo, Valiani allargò ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...