DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] Ma a partire dal 1765 era a Milano (dove rimase almeno fino al 1770) e qui componeva la prima delle sue opere, la tragedia in versi Don Fernando conte d'Errera. La sua famiglia si preoccupava di inserirlo nell'esercito asburgico e nel 1767, l'anno in ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] di nascita del t. romano si può considerare il 240 a.C., quando Livio Andronico portò per la prima volta sulla scena una tragedia e una commedia greca tradotte. Ma il carattere profano del t. romano fece sì che il mestiere dell’attore e del poeta ...
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Attore olandese (Middelharnis 1842 - Amsterdam 1925), il maggiore che i Paesi Bassi abbiano avuto nel sec. 19º, applaudito a Parigi e a Londra, di potenza straordinaria nelle interpretazioni delle parti [...] che richiedessero vigore espressivo, nella tragedia classica, nel teatro shakespeariano (celebre la sua interpretazione del personaggio di Shylock nel Mercante di Venezia), nel dramma naturalistico. ...
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Lorenzo Casaburi
Bangladesh: dietro le fabbriche della morte
Il settore tessile in Bangladesh costituisce un’enorme opportunità di sviluppo economico e di riduzione della povertà. Ma le misere condizioni [...] di Savar richiedono regolamentazioni più rigide e l’attuazione di standard minimi di salari, sicurezza e diritti dei lavoratori.
La tragedia del crollo del Rana Plaza di Savar, ultimo di una lunga serie di incidenti sul lavoro in Bangladesh, ha ...
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Nome d'arte dell'attrice Marie-Anne de Châteauneuf (Parigi 1668 - ivi 1748); esordì alla Comédie-Française nel 1693, avvicendandosi poi nei ruoli tragici con M. de Champmeslé; figura maestosa, tipo ideale [...] di regina nella tragedia, ebbe grande successo, specialmente nelle parti patetiche, finché la sua declamazione, enfatica e convenzionale, non fu superata dalla recitazione più moderna di A. Lecouvreur; si ritirò dalle scene nel 1733. ...
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Drammaturgo francese (Bordeaux 1910 - Losanna 1987). Esordì nel 1931 con L'Hermine, la prima delle crude pièces noires, cui si contrappongono le brillanti pièces roses (successivamente A. fuse i due stili, [...] dell'uomo moderno. Negli anni Cinquanta fuse i due stili (il rosa e il nero) in un singolare connubio di tragedia e melodramma, influenzato sia dalle tematiche pirandelliane sia dalla tradizione francese del vaudeville (Colombe, 1950; La valse des ...
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Letterato (Venezia 1686 - ivi 1769), da tener distinto da un omonimo che appare nelle vicende della caduta della repubblica veneziana. Scrisse libretti per musica, un inconcludente poema in 27 canti, Baiamonte [...] Tiepolo; ma è ricordato soprattutto per una sua parodia della tragedia classicistica: Rutzvanscad il Giovane, arcisopratragichissima tragedia, pubbl. nel 1724 sotto il nome di Cattuffio Panchianio "Bubulco Arcade". Nel finale, il suggeritore esce ...
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Forma di rappresentazione popolare greca sorta alla fine del 4° sec. a.C. e fiorita nell’età alessandrina; di contenuto non scurrile, era accompagnata dal flauto. Meno grottesca della magodia, fu considerata [...] da Aristosseno affine alla tragedia. Era chiamata anche simodia dal suo maggior poeta, Simo di Magnesia.
Ilarodo era l’attore che prendeva parte alle ilarodie. ...
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Erudito spagnolo (seconda metà sec. 18º), autore di una Historia de Federico el Grande e dell'opera El concilio de Trento (1787). Tentò con scarso successo poesie di argomento intellettualistico, né miglior [...] esito ebbe la sua tragedia Numancia destruída (1775). Scrisse anche Historia de Gibraltar (1782). ...
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Poeta (Grenoble 1708 - Choisy-le-Roi 1775), più noto col nomignolo di Gentil-Bernard datogli dal Voltaire per la sua grazia di petit poète amoroso. Scrisse odi e madrigali (più d'uno per la Pompadour), [...] una tragedia lirica, Castor et Pollux (1737), con musica del Rameau, e - opera sua più nota - L'Art d'aimer (1775), da Ovidio. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...