MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] nel teatro drammatico, anche in un nuovo teatro, il lirico, pure creato in Italia da artisti che proponendosi di rifare la tragedia greca avevano invece inventato un altro genere d'arte, il melodramma. Si sa come, nel Seicento e in gran parte del ...
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Poeta e drammaturgo inglese, nato nello Yorkshire, figlio del vescovo di Durham, educato ad Oxford. Barnes è uno dei sonettisti e madrigalisti dell'età elisabettiana (Parthmophil, A Divine Centurie of [...] Italiani, sta nel fatto ch'egli è uno dei maggiori rappresentanti della tendenza allora in voga, antitaliana ed antipapale. La tragedia storica del Barnes The Devil's charter, containing the life and death of Pope Alexander the Sixth (1607), contiene ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] nei suoi misteri, è la vita ne' suoi contrasti, è paradiso ed inferno, è angiolo e demonio: è l'uomo ". Di questa tragedia, folta di silenzi e di misteri, " musa è la pietà, pura di ogni altro sentimento, corda unica e onnipotente, che fa vibrare ...
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Poeta tragico (Digione 1674 - Parigi 1762). Trattò di preferenza soggetti di carattere tetro, anzi truculento: Idoménée (1705); Atrée et Thyeste (1707); Électre (1708); Rhadamiste et Zénobie (1711), che [...] un lungo silenzio dovuto all'insuccesso di Pyrrhus (1726), Catilina (1748). Il suo appare un tentativo di rianimare la tragedia patetica, ma senza profondità interiore e con stile troppo enfatico. Fu avversario e rivale di Voltaire, anche nella sua ...
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Scrittore dano-norvegese (Jonsrud, Norvegia, 1742 - Copenaghen 1785). Studiò a Copenaghen, dove fu tra i fondatori della Norske Selskab ("Associazione norvegese", 1772). La sua commedia Kierlighed uden [...] Strømper ("Amore senza calze", 1772), diretta contro l'influsso della tragedia francese e dell'opera italiana in Danimarca, ottenne un notevole successo. Amabile e scanzonato improvvisatore, è anche ricordato per le sue liriche brevi, spesso d' ...
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Scrittore tedesco; nel 1972 Premio Nobel per la letteratura. Rivolto il suo partecipe interesse, nella prima fase della sua produzione, ai temi dell'uomo scagliato nella tragedia della guerra e delle sue [...] immediate conseguenze, B. in un secondo momento ha affrontato piuttosto i temi collegati a una già consolidata e già largamente compromessa restaurazione. La linearità del precedente corso, contrassegnata ...
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Uomo politico e poeta inglese (Londra 1532 - ivi 1584), avvocato. Come membro del Parlamento, appoggiò tutte le misure contro i cattolici inglesi; come scrittore è ricordato soprattutto per la sua collaborazione [...] con Th. Sackville nella composizione della prima tragedia in inglese e in blank verse, Gorboduc, di cui sembra che egli abbia scritto tre dei cinque atti (rappr. 1561). ...
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scenografìa Insieme degli elementi, dipinti o plastici, presenti in uno spazio scenico.
Origini e sviluppo
Le origini della s. risalgono alla nascita del teatro. Aristotele considerò l'apparato scenico [...] come uno dei sei elementi costitutivi della tragedia (in quanto agisce psicologicamente sull'animo degli spettatori). La scena (skenè), edificio rettangolare a corridoio che chiudeva trasversalmente l'orchestra ed era adibito a spogliatoio degli ...
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Critico letterario italiano (Palermo 1934 - Pisa 2010). Prof. di letteratura francese alle univ. di Pisa (dove ha insegnato anche teoria della letteratura), Napoli, Venezia e di nuovo Pisa, ha pubblicato [...] studî di francesistica (Rotrou dalla tragicommedia alla tragedia, 1963; Infanzia, memoria e storia da Rousseau ai romantici, 1966; Le costanti e le varianti, 1983); un ciclo di saggi fondati su una personale elaborazione di alcune intuizioni ...
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Attore (Mori 1773 - Treviso 1841). Esordì come filodrammatico; fu poi nelle compagnie Battaglia, Pellandi, Olivia-Bianchi e (1811-12) nella Compagnia reale diretta da S. Fabbrichesi; "tiranno" elogiato [...] da Monti e da Alfieri, fu il primo Saul nella tragedia alfieriana. Fu anche ottimo interprete di Goldoni, Metastasio e Pindemonte. Rimase lontano dall'attività teatrale dal 1814 al 1820; lasciò definitivamente le scene nel 1840. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...