Scrittore spagnolo (n. primi sec. 16º - m. dopo il 1558). Gli sono attribuiti, non senza dubbî e riserve, il dialogo Viaje de Turquía, in un episodio del quale si è voluto scorgere un riflesso autobiografico, [...] e il Crotalón, di spiccata impronta lucianesca, avverso alla Roma papale e alle deviazioni del culto. Compose inoltre una Tragedia de Mirrha (1536) d'ispirazione ovidiana, il trattato La ingeniosa comparación entre lo antiguo y lo presente (1539), il ...
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Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edili curuli, censori); da alti sacerdoti (il [...] magistrati municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano la toga pura degli adulti. Favola p. (lat. fabula praetexta o praetextata) La tragedia latina di argomento romano ...
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Grammatico e letterato romano (sec. 1º a. C.) dell'ultimo periodo della repubblica. Scrisse un De antiquitate verborum, pare in tre libri, citato da Festo, da Nonio e dagli scolî veronesi all'Eneide; scrisse [...] anche un'opera biografica su poeti e oratori, per cui s. Girolamo lo ricorda fra i precursori di Svetonio, e una tragedia, Nuntii Bacchi, citata da Nonio. ...
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TRISTAN L'HERMITE, François
Natale ADDAMIANO
F. l'Hermite, signore di Solier, nacque verso il 1601 nel castello di Solier, discendente, in linea materna, dalla grande famiglia dei Miron. A 20 anni si [...] è una dolorosa autobiografia e una verace pittura delle corti di Enrico IV e di Luigi XIII; la sua prima tragedia, Mariane (1636), ebbe straordinario successo non oscurato neppure dal Cid di Corneille.
Opere: Les Plaintes d'Acante, 1633; Les Amours ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] e della cultura moderna, ma anche saggista di metodologia; ufficiale nella Prima guerra mondiale, ne visse tutta la tragedia; negli anni Trenta condivise con Benedetto Croce la lunga lotta contro la dittatura; tra il 1943 e il 1946 fu uomo politico ...
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GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] aristoteliche e la divisione in cinque atti, ognuno con il suo prologo.
Il successo dell'Orbecche indusse il G. a comporre nuove tragedie: in poco tempo, tra la fine del 1541 e il 1543, scrisse e vennero messe in scena la Didone, la Cleopatra e ...
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PRASSITHEA (Πραξιϑέα)
G. Becatti
Eroina attica, che secondo una tradizione sarebbe stata figlia del Cefiso e moglie di Eretteo. Poiché, secondo un oracolo, per assicurare ad Eretteo la vittoria su Eumolpo [...] il fervido amor di patria su quello materno avrebbe acconsentito al sacrificio.
Euripide aveva esaltato la figura di P.; nella tragedia Erechtheus, di cui si hanno frammenti, fra i quali il lungo discorso pronunciato da P. nell'accettare la volontà ...
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Letterato e giurista (Padova 1500 - ivi 1588). Allievo di P. Pomponazzi, ricoprì a Padova importanti uffici e vi tenne la cattedra di logica (1520-23) e di filosofia (1525-28). Famoso in patria e fuori [...] Canace (comp. nel 1542, pubbl. nel 1546; un rifacimento fu pubblicato post., 1597) ambì di essere un esempio di tragedia in volgare, secondo le regole desunte dalla Poetica di Aristotele, e suscitò vivaci polemiche. Tra gli scritti dei suoi ultimi ...
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Letterato (Firenze 1483 - ivi 1530 o 1531), nipote del Magnifico. Cugino del cardinale Giulio de' Medici, cui dedicò il Discorso sulla riforma dello stato di Firenze (1522), fu ambasciatore a Venezia (1527) [...] e membro della Balia (1530). Tradusse in latino la Poetica di Aristotele (post., 1536) e in volgare tragedie di Euripide e Sofocle; compose inoltre la tragedia Didone in Cartagine. ...
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Scrittore, nato a Parigi il 31 dicembre 1734 e quivi morto il 29 aprile 1780. Esordì con una Héroïde, réponse d'Abailard à Héloïse (1759), seguita da altre della stessa ispirazione (Victimes de l'Amour [...] ou lettres de quelques amants célèbres, 1776). Nel 1760 diede al teatro una tragedia: Zulika, la prima di altre cinque. Tra le sette commedie ricordiamo Les Prôneurs ou le Tartufe littéraire (1777), scritta contro La Harpe, Palissot, D'Alembert e M. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...