Scrittore francese (Parigi 1785 - ivi 1873). Celebrò nelle sue liriche le vittorie e la scomparsa di Napoleone (Ode à la Grande Armée, 1805; Poème sur la mort de Napoléon, 1822; ecc.); scrisse tragedie [...] di gusto classico (Pallas, 1806; Ulysse, 1814) e preromantico (Marie Stuart, 1820; Le Cid d'Andalousie, 1825). Nel 1828 entrò nell'Académie Française ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Giulio Natali
Viaggiatore, tipografo, avventuriero, poligrafo, nato a Fiorenzuola (Piacenza) nel 1752, morto nelle carceri di Mantova nel 1797. Pubblicò, fra molte altre [...] opere storiche e geografiche, due tragedie, un romanzo storico, Caterino Zeno, storia curiosa delle sue avventure in Persia (Venezia 1783), e una Storia filosofica e politica della navigazione, del commercio e delle colonie degli antichi nel Mar Nero ...
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Scrittore (Cambridge 1732 - Tunbridge Wells 1811). Pubblicò romanzi alla maniera di Fielding (Arundel, 1789; Henry, 1795) e un'importante autobiografia (Memoirs, 1807). Ma è soprattutto ricordato nel teatro, [...] più che per due tragedie, per le sue varie commedie, tra cui si ricordano specialmente The brothers (1769) e The West-Indian (1771) con la quale egli fu il pioniere della cosiddetta "commedia lagrimosa". Due volumi di Posthumous dramatic works furono ...
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Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] (1820) e subito dopo la risposta a V. Chauvet (Lettre à M. Chauvet sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie, finita nel luglio 1820, pubbl. nel 1823), che vanno ben oltre il problema delle unità pseudo-aristoteliche nel teatro, la lettera al ...
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Poeta greco della prima metà del 3º sec. a. C., di Corcira, figlio di Filota e sacerdote di Dioniso ad Alessandria sotto Tolomeo Filadelfo; fu della cosiddetta Pleiade alessandrina, poeta tragico (scrisse [...] 42 tragedie) e lirico. Del suo Inno a Demetra in esametri coriambici catalettici (versi filicei) ci sono giunti parecchi versi. ...
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Poeta (Ferrara 1705 - ivi 1788), appartenente alla famiglia ducale. Ricco, non ambizioso, visse una vita semplice e solitaria dedita agli studî e alla pietà. Dopo giovanili rime amorose, bernesche, pastorali, [...] lo preannunciano anche le 12 Visioni sacre e morali, l'opera più nota di V., cominciate nel 1749, terminate nel 1766, ma poi corrette per tutto il resto della vita. A esse seguirono ancora le tragedie Agnese e Saeba regina di Ginge e di Taniorre. ...
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Grammatico e poeta greco (3º sec. a. C.) nato a Pleurone in Etolia. Visse dapprima alla corte dei Tolomei ad Alessandria (285-283), poi di Antigono Gonata in Macedonia (276). Fu autore di tragedie (e come [...] tale fu dei più notevoli della cosiddetta Pleiade alessandrina), di poemetti, elegie, epigrammi. Dai frammenti appare poeta erudito, di arte controllata ma non fredda ...
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Attore russo (1773-1817); ultimo grande attore del sec. 18º, è la figura più rilevante del teatro imperiale di Pietroburgo al principio del sec. 19º. Al suo nome è legato il successo delle tragedie di [...] Ozerov Edipo re, Fingal e Dmitrij Donskoj. I suoi ultimi successi furono Agamennone nell'Ifigenia di Racine e Karl Moor nei Masnadieri di Schiller ...
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Letterato (Venezia 1738 - ivi 1817). Gesuita, insegnò nei collegi della Compagnia; dopo la sua soppressione (1773) si dedicò all'attività giornalistica e letteraria; fu in Arcadia col nome di Florideno [...] Acrocorinto. Autore di tragedie (La presa di Rodi, 1773) e poemetti didascalici (Il bello letterario, 1787; Il bello sepolcrale, 1796), curò fortunate iniziative editoriali, in particolare le collezioni Parnaso italiano (56 voll., 1784-91) e Parnaso ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...