Nei contesti della filosofia e del pensiero femminile, Simone Weil emerge come una personalità di indiscusso valore, che ha lasciato un segno indelebile nel contesto culturale del suo tempo e nei decenni [...] meno ed ella si sente abbandonata dagli uomini e dagli dèi. Perisce per essere stata insensata per amore. [...] In varie tragedie greche si vede una maledizione nata dal peccato trasmettersi di generazione in generazione finché non tocchi un essere ...
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Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] di posizionamento etico rispetto ai fenomeni di migrazioni di massa che hanno reso il Mediterraneo nuovamente teatro di immani tragedie umane. Il mare si riconfigura così di nuovo nell’immaginario comune come luogo della sofferenza, dello smarrimento ...
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Un re, Serse, che appartiene ad una dinastia che si vanta di discendere direttamente da Zeus. Un impero, la Persia, che ha l’ambizione di dominare il “mondo” (almeno tutto quello allora conosciuto). L’umiliazione [...] .La vicenda storica ha assunto presto i tratti di un fatto leggendario, consacrato solo pochi anni più tardi da Eschilo nella tragedia Persiani (472 a. C.), ed ha lasciato un segno indelebile nella memoria dei Greci: da Erodoto, che intorno alla metà ...
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Simona MorandoLa letteratura teatrale italiana. Il testo drammatico e la sua storia dal Medioevo al NovecentoRoma, Carocci, 2023 Docente di Letteratura italiana e Tradizione del testo drammatico all’Università [...] ’idillio ancora di derivazione pastorale. (p. 281);la letteratura teatrale borghese nell’Ottocento, che vince sulla tragedia classica essendo l’espressione della classe economica predominante nelle città e nei possedimenti terrieri («Il romanzo, così ...
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E questo scambio continuo delle cose non cessa mai, talora convergendo tutte quante in una cosa sola con Amore, talaltra di nuovo separandosi ciascuna nell’inimicizia dell’Odio. (Empedocle, DK 31 B 17,1-8) Già [...] amore e odio sembra prendere forma e concretizzarsi nella (ripetuta) antitesi fra bacio e morte, motivo ricorrente, tra l’altro, delle tragedie del Bardo: Ti baciai prima di ucciderti. Non c’è altra stradaChe questa, uccidermi e morire su un bacio ...
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di Paolo Fabbri* Quando a fine ’500 si cominciò a sperimentare la pratica di un teatro tutto cantato, da cima a fondo (come si credeva fossero state, al loro tempo, le tragedie classiche), un aspetto dato [...] da subito per ovvio fu che dovesse svolgersi ...
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Quando a fine ’500 si cominciò a sperimentare la pratica di un teatro tutto cantato, da cima a fondo (come si credeva fossero state, al loro tempo, le tragedie classiche), un aspetto dato da subito per [...] ovvio fu che dovesse svolgersi in versi ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...
Polyeucte martyr, tragédie chrétienne Tragedia (1640) del poeta tragico francese P. Corneille (1606-1684), che deriva il nome dal martire Polieucto, alla cui figura l’opera è ispirata.
La vicenda ha luogo nell’Armenia dell’imperatore Decio,...
Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia (Vita), dal 1776 al 1786 compose...