Preumanista (n. Padova 1241 - m. 1309); fondatore della scuola di retorica padovana. A. Mussato ne parla come di un suo maestro e a lui deve soprattutto una più approfondita conoscenza delle tragedie di [...] Seneca (ci è rimasta una nota di Lovato sui metri delle sue tragedie, di cui Mussato si valse per comporre la sua Evidentia tragoediarum Senecae). Conobbe e trascrisse importanti codici di autori classici (delle biblioteche di Verona e di Pomposa). ...
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(gr. Βάτραχοι) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 405 a.C., poco dopo la morte di Euripide.
Trama: Dioniso, disgustato dalle cattive tragedie [...] Euripide ed Eschilo, in cui il dio pesa sulla bilancia i versi che i due poeti citano alternativamente dalle loro tragedie, Dioniso cambia idea e riporta sulla terra Eschilo.
La commedia prende nome dal coro, composto da rane della palude stigia ...
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Tragico ateniese, contemporaneo di Eschilo ma di lui più anziano; riportò la prima vittoria nell'olimpiade 67a (512-508 a. C.). Conosciamo 10 o 11 titoli di sue tragedie, tra le quali notevolissime, perché [...] ispirate a grandi avvenimenti storici del tempo, La presa di Mileto (che valse all'autore una multa di 1000 dramme, oltre al divieto di nuove rappresentazioni dell'opera, perché ricordava agli Ateniesi ...
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Scrittore francese (Parigi 1672 - ivi 1731). Iniziò la sua attività letteraria con opere per musica (L'Europe galante, 1697, ecc.); più tardi compose Odes (1709), Fables (1719) e tragedie (fra cui notevole [...] Inès de Castro, 1723). Il suo nome è legato specialmente alla "Querelle des anciens et des modernes", di cui aprì la seconda fase, pubblicando (1713) una Iliade ridotta in dodici canti, sulla base della ...
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Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie [...] e commedie, con e senza le maschere, in prosa e in versi, con le quali egli si atteggiò a riformatore del teatro italiano e ad antagonista di Goldoni. Nel 1761 i due si riconciliarono per difendersi dal ...
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Autore drammatico e letterato francese (Rouen 1632 - Parigi 1698). È famoso soprattutto per essere stato rivale di Racine e una delle vittime di Boileau-Despréaux. Fu autore di numerose tragedie tra cui [...] Pirame et Thisbé (1674), Phèdre et Hippolyte (1677), La Troade (1679), Régulus (1688). Phèdre et Hippolyte, la più famosa, fu scritta su richiesta degli avversarî di Racine (primi fra tutti il duca di ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] 700 versi in brevi frammenti), in alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo; il ...
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Letterato (Prato 1818 - Firenze 1879); patriota fervente, partecipò alle guerre del Risorgimento. Si occupò anche di storia politica, ma il suo nome resta soprattutto legato, più ancora che ad alcune tragedie [...] di argomento storico, alla Storia della poesia popolare italiana (1877), nella quale volle, come contemporaneamente De Sanctis per la poesia d'arte, tracciare con la storia della poesia popolare la storia ...
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Erudito e poeta (Crema 1585 - Capodistria 1659), vescovo di Capodistria dal 1653. Molto scrisse, in latino e in italiano, di storia, diritto, filosofia, compose discorsi, panegirici, poesie e una delle [...] migliori tragedie del tempo: Amata (1622). ...
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Retore, oratore e tragediografo greco (Faselide 380 a. C. circa - Atene 340 circa); riportò 8 vittorie su 30 gare. Si hanno scarsi frammenti di una Arte oratoria, titoli e frammenti di tragedie che avevano [...] per argomento i miti tradizionali (Aiace, Elena, Edipo, ecc.) e di una di argomento contemporaneo (Mausolo) ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...