Scrittore romeno (n. Bobostiza, Albania, 1889 - m. 1972). Giunto a 18 anni in Romania, vi si ambientò prestissimo, e fin dal 1911-12, con le due féeries drammatiche in versi Inṣir'te mărgărite ("Infilati, [...] si acquistò fama nella società letteraria di Bucarest, specie negli ambienti del teatro. In poco meno di cinquanta drammi, tragedie, commedie, farse, di cui i titoli più noti sono Akim (1914), Ringala (1915), Prometeu (1919), Fantoma celei care va ...
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Uomo politico e scrittore inglese (n. Lismore 1621 - m. 1679), figlio di Riccardo Boyle conte di Cork (v.); di famiglia realista, lord Broghill (dal 1627), seguì il partito di Carlo I; poi emigrato per [...] partecipando alla guerra d'Irlanda. Alla restaurazione, perdonato, si sottomise a Carlo II, che lo creò (1660) conte. Scrisse molte tragedie storiche (Henry V, The black prince, ecc.) e due commedie, oltre a poesie, un romanzo e un libro sull'arte ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] Apollo, tra cui la contesa con il satiro Marsia che dà il titolo all’intero dramma; mentre il Polidoro ricalca la tragedia omonima di Pomponio Torelli (1605), dove la materia dell’Ecuba euripidea fa la sua comparsa mediata dal complesso racconto di ...
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Poeta greco (Zante 1792 - Louth 1869). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, a vent'anni divenne amico di Foscolo, che seguì come segretario in Svizzera (1815) e in Inghilterra (1816); qui, interrottosi [...] di vita in Inghilterra, dirigendo insieme alla moglie un educandato. La prima attività letteraria di K. fu in lingua italiana: odi e tragedie (Ippia; Teramene; Le Danaidi, edite a Londra nel 1818); ma la sua fama di poeta è legata alle odi in greco ...
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Umanista scozzese (Killean, Stirlingshire, 1506 - Edimburgo 1582), studiò a Parigi, tornato in Scozia (1535), per la sua polemica anticattolica dovette fuggire prima a Londra e poi in Francia (1539). Insegnò [...] satira Franciscanus et fratres (1536-38), il De iure regni apud Scotos (1579), a favore del principio della sovranità popolare, la Rerum Scoticarum Historia (1582), le tragedie Medea e Alcestis e il poema De sphaera, in difesa del sistema tolemaico. ...
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CHECCHETELLI, Giuseppe
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 nov. 1823 da Antonio e da Vincenza Campanelli, originari di Ciciliano presso Tivoli. Si laureò in diritto, ma non esercitò mai la professione [...] e travisamenti tentava di innestare stimoli romantici nel solido tessuto della tradizione classicista ed erudita; scrisse versi, tragedie, melodrammi, articoli per riviste di varia cultura (Il Tiberino,L'Ape italiana delle belle arti,Notizie del ...
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Critico letterario italiano (Torino 1900 - ivi 1977). I suoi scritti, caratterizzati da una libera e meditata accettazione del pensiero crociano e della critica stilistica, hanno riguardato, tra l'altro, [...] letteratura italiana.
Opere
Esordì come studioso di letteratura francese (Alfred de Vigny, 1922; Jean Racine e la critica delle sue tragedie, 1926), e passò poi agli studi di letteratura italiana. Si è occupato, tra l'altro, di Dante (Il peccato di ...
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Poeta tedesco (Hannover 1752 - Braunschweig 1806). Studente a Gottinga, entrò in contatto con G. A. Bürger, L. C. Hölty e gli altri poeti dello Sturm und Drang. Avvocato a Hannover nel 1774, l'anno successivo [...] a poco iniziò la stesura di una vasta storia della guerra dei Trent'anni, che però non condusse a termine. Lasciò frammentarie anche alcune tragedie di tema storico (Corradino, Alessandro e altre). La sua fama di scrittore è quindi tutta legata alla ...
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Romanziere irlandese (Dublino 1782 - ivi 1824). Sulle orme di M. G. Lewis e di Ann Radcliffe scrisse romanzi "neri", aggiungendo allo scenario consueto in queste narrazioni una sua nota di terrore più [...] or the family of Montorio (1807) e The Milesian chief (1811), il capolavoro è Melmoth the wanderer (1820) di cui O. Wilde si ricordò nel suo romanzo The picture of Dorian Gray. M. scrisse anche alcune tragedie, di cui Bertram (1816) è la migliore. ...
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GASTALDI, Gerolamo
Raffaella De Rosa
Nacque ad Alassio, nella Riviera ligure di Ponente, all'inizio del sec. XVIII. Di famiglia aristocratica - ascritta alla nobiltà genovese dal 1655 - e religiosa, [...] Voltaire, Racine e Crébillon, fece conoscere il suo valore conquistandosi anche la benevolenza dell'influente patrizio ligure. Tradusse peraltro due tragedie di Voltaire, l'Alzire e La mort de César, la Mère confidente di P.C. Marivaux, il poema Les ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...