Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] l'ode Al signor di Montgolfier. Poi, forse indotto dal favore con cui l'alta società romana aveva accolto le tragedie di Alfieri, si volse al teatro drammatico e scrisse l'Aristodemo (1787), rappresentato con trionfale successo, il Galeotto Manfredi ...
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Antica forma di poesia lirica corale greca. Il nome è di etimologia incerta, forse pregreco. Il d., legato ai suoi inizi con il culto di Dioniso, fiorì in età classica a Corinto, Sicione, Tebe, Nasso; [...] come nel Teseo di Bacchilide, secondo la teoria di Aristotele, avrebbe dato origine alla tragedia. I d., in Attica, si eseguivano solennemente come le tragedie con il sistema delle coregie, durante le Grandi Dionisie, le Dionisie rurali, le Panatenee ...
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Poeta e drammaturgo russo (Sinferopoli 1899 - Mosca 1968). Tra i maggiori esponenti della poesia costruttivista, scrisse raccolte di versi (Rekordy "Primati", 1926), poemi (Uljalaevščina "L'epopea di Uljalaev", [...] belyj medved´ ("U., orso bianco", 1933). Si allontanò poi dall'esperienza delle avanguardie con opere come la trilogia di tragedie storiche in versi Rossija ("Russia", 1941-54) e il dramma filosofico Čitaja Fausta ("Leggendo Faust", 1947). Espose le ...
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(gr. Μύρρα, lat. Myrrha) Nella mitologia greca, figlia di Chira re di Cipro (o di Teante re di Siria), detta anche Smirna. Amò di colpevole amore il padre con cui si unì di notte aiutata dalla nutrice [...] nell'albero della mirra, dal cui tronco nacque Adone.
La leggenda è raccontata diffusamente da Ovidio; l'ineluttabilità dell'amore di Mirra e l'orrore che essa ha per sé stessa ispirarono a V. Alfieri la migliore delle sue tragedie (1789). ...
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Scrittore austriaco (Jičín, Boemia, 1874 - Vienna 1936). Critico appassionato del mondo contemporaneo, maestro di stile, orientò la sua produzione, comprendente saggi, aforismi, poesie, drammi, commedie [...] temuti nel corso di quasi quattro decenni. Fu autore di celebri aforismi (Sprüche und Widersprüche, 1909; trad. it. 1972), di tragedie (Die letzten Tage der Menschheit, 1922; trad. it. 1980) e di saggi di acre polemica letteraria e sociale, raccolti ...
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Tragedia di V. Alfieri, parte del gruppo di diciannove drammi composti tra il 1776 e il 1786 e stampati o ristampati tra il 1787 e il 1789.
Si tratta di una delle opere dedicate alla regina di Scozia tra [...] umana, nel contrasto tra le figure di Maria e della regina d’Inghilterra, Elisabetta I.
Si ricordano, inoltre, le tragedie sulla vita della sovrana scozzese del poeta inglese A.Ch. Swinburne (1837-1909): Chastelard (1865), Bothwell (1874), Mary ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] suo impegno politico nei moti del '48 e quindi nel giovane Regno d'Italia, deputato e infine senatore, compose poemi, tragedie, libretti musicali e, negli anni '80, due monografie storiche, dedicate a G. Washington e all'Impero osmano.
Il padre dell ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] generazione, ‛romantico' è una connotazione che si è applicata ai più svariati periodi: per H. J. C. Grierson le tragedie d'Euripide e i dialoghi di Platone potevan così qualificarsi (v. Praz, 19664, Introduzione). Il manierismo, periodo inserito tra ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] dello stesso anno è la rappresentazione di Tieste, tragedia di spiriti alfieriani, veementemente antitirannici). Nel 1797 di Didimo Chierico (v.). Rappresentata nel 1811 una seconda tragedia, Aiace, subito proibita per le sue allusioni a potenti ...
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Poeta (Verona 1751 - ivi 1812), fratello maggiore di Ippolito. Ardente e irrequieto, ebbe vita avventurosa e battagliera. Avendo fervidamente aderito alle idee rivoluzionarie, andò esule a Parigi nel 1793; [...] ) e il poemetto Le ombre napoletane (post., 1883) in cui evoca i martiri del 1799. Più importanti le dodici tragedie di schema alfieriano, ma con influssi shakespeariani e larga concessione allo spettacolare e al patetico (Mastino I della Scala, I ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...