Scrittore e uomo politico spagnolo (Granata 1787 - Madrid 1862). Deputato alle Cortes, fu imprigionato da Ferdinando VIII per le sue idee liberali (1814-20); capo del governo (1822), fu poi in esilio in [...] , fra le commedie, Lo que puede un empleo (1812), La niña en la casa y la madre en la máscara (1821) e le tragedie La viuda de Padilla (1814), Moraima (1818), Edipo (1829), Aben Humeya (1830), La conjuración de Venecia (1830). Poeta colto ed elegante ...
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(gr. ᾿Ηλέκτρα [propr. "la splendente"], lat. Electra) In origine divinità pregreca della luce, poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie, o una delle Pleiadi, figlia [...] moderna il mito di E. è stato ripreso in numerose opere di teatro: dalla Èlectre di P.-J. de Crébillon (1708) alle due tragedie di V. Alfieri, l'Agamennone e l'Oreste; dal dramma omonimo di B. Pérez Galdós (1901) all'Elektra di H. von Hofmannsthal ...
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Drammaturgo inglese (Salisbury 1583 - Londra 1640). Scrittore fecondissimo, compose tuttavia la maggior parte delle sue opere in collaborazione con altri (J. Fletcher, Th. Dekker, ecc.). Solo dal 1623 [...] Giles Overreach, il tipo dell'avaro usuraio rimasto tra le figure immortali del teatro elisabettiano; A very woman (1633); le tragedie: The Duke of Milan (1618, uno dei suoi drammi migliori, basato sulla storia di Beatrice di Tenda); The unnatural ...
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Drammaturgo italiano (Castellammare di Stabia 1956 - Roma 1986). Formatosi alla scuola di R. De Simone, laureato in antropologia, è stato cultore delle tradizioni popolari campane e lucido esploratore [...] " in costume ambientato nello sfacelo di una casa patrizia dopo la fine del regno di Napoli; Piccole tragedie minimali (1986); Anna Cappelli (post. 1987), inquietante ritratto di una possibile assassina. Scomparso prematuramente, è stato riscoperto ...
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(gr. Φιλοκτήτης, lat. Philoctetes e Philocteta) Eroe greco, figlio di Peante e di Demonassa (o Metone), ottenne da Eracle, in premio di avergli eretto e acceso la pira sul monte Eta, l'arco e le frecce [...] , a Epicarmo. In età alessandrina la trattò in un poema Euforione, e fra i Romani Accio.
Il Filottete è l'unica delle tragedie di Sofocle, rappresentate lui vivo, di cui conosciamo la data: il 409 a. C. È il dramma delle sofferenze dell'eroe che ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] a D'Annunzio. Prima di questa, Euripide aveva scritto un altro Ippolito, detto velato (καλυπτόμενος), mentre a questa tragedia gli antichi diedero il nome di Ippolito coronato o portacorona (στεϕανηϕόρος).
Iconografia
L'arte antica ha più volte ...
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Celebre famiglia di attori dei secc. 16º e 17º. Francesco (Pistoia 1548 circa - Mantova 1624), come innamorato fece parte della compagnia dei Gelosi, di cui poi fu direttore, recitando in Italia e in Francia [...] compagnia dei Gelosi e poi in quella dei Fedeli da lui diretta; fu scrittore fecondo di poemetti in ottave, di tragedie, di pastorali e di commedie: La Veneziana (1619), Le due comedie in comedia (1623); tra le rappresentazioni sacre, grandiose e ...
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MORTIER, Alfred
Vittorio STELLA
Autore drammatico e poeta francese e critico italianista, nato a Baden (Granducato) da genitori francesi il 9 giugno 1865, morto a Parigi il 24 ottobre 1937. Studiò legge [...] sans idoles, di struttura ormai apertamente classicistica, ove il M. matura la sua concezione della vita. Seguono tre tragedie di argomento antico, storico o mitologico: Marius vaincu, 1910; Sylla, 1913; Penthésilée, 1922, ove la tecnica simbolistica ...
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FIORILLI, Anna (Anna Maria Angela)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Venezia il 26 dic. 1772 (altre fonti forniscono il 26 sett. 1777) in un'antica famiglia di comici, da Antonio e dalla senese Caterina [...] L'amore irritato dalle difficoltà (Teresa e Claudio, Teresa vedova e Teresa e Wilk) di G. Greppi, ma anche con molte delle tragedie di V. Alfieri. Del primo periodo con i Pellandi resta memoria dell'interpretazione della F. dei ruoli d'Ippodamia e di ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] The taming of the shrew e aggiungendo invece The merchant of Venice e un'inesistente Love's labour's won, mentre fra le tragedie non sono menzionate le tre parti di Henry VI, ma a Romeo and Juliet, Titus Andronicus e Richard III si aggiungono Richard ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...