Magna Grecia
Emanuele Lelli
La splendida civiltà dei Greci d’Italia
Dall’8° secolo a.C. numerose città della Grecia iniziano a fondare colonie nel Mediterraneo occidentale, in particolare in Italia [...] si diceva che lì fosse scomparsa Persefone (Cerere) rapita da Ade –, Gerone chiama in Sicilia addirittura Eschilo, il grande tragediografo ateniese, che fa rappresentare un dramma in onore del tiranno e della nuova città.
Artisti e filosofi ad ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] morale, che tosto si tramuta in empietà, e la precarietà di fronte alla forza della Tyche. L'ultimo grande tragediografo, Euripide (485-406 a.C.), utilizza invece i tratti politici del tiranno per celebrare la democrazia ateniese.
È tuttavia ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] traduzione delle tragedie di Seneca edita dai Sessa nel 1560 si segnala per fedeltà: per questa parte, l'attività di tragediografo del D., che traduca o parafrasi, si limita al mestiere del divulgatore e del poligrafo. Più della Didone, che propone ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] degli Intrepidi (alla quale il poeta era stato ascritto col nome di Aggiunto), e per cura di Prospero Bonarelli, il tragediografo fratello di Guidubaldo. La Difesa, che ebbe anch'essa una certa fortuna (se ne contano non meno di sei ristampe ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] pregi della città, in fatto di patristica. Continua, comunque, la circolazione dei suoi scritti, per cui, ad esempio, l'aspirante tragediografo E. Altan il Giovane lo ringrazia, il 15 febbr. 1683, da Salvarolo, delle quattro tragedie di cui "V. E. s ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Origini e attributi degli eroi
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una definizione univoca rischia di ridurre la grande varietà [...] i casi più frequenti di eroizzazione durante tutta l’età classica ed ellenistica, non sono comunque i soli. Il tragediografo Sofocle è eroizzato e onorato col nome di Dexion, perché "accoglie" nella propria casa la statua di Asclepio, accompagnando ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] G.A. Bredero e J. van den Vondel, entrambi squisiti poeti ma anche autori teatrali (il primo commediografo, il secondo tragediografo) che arricchirono la produzione teatrale del tempo, cui diede il suo apporto anche il popolare drammaturgo J. Vos. L ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99)
P. E. Arias
Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano [...] anche da altri ceramisti, sono numerosi: oltre a Chairestratos e Hippodamas, si ricorda Polyphrasmon (forse il figlio del tragediografo Frinico, ben noto per avere gareggiato con Eschilo). Un'onomastica che si ripete nella produzione di pittori e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mitologia eroica e i cicli leggendari
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto ai racconti cosmogonici e teogonici, [...] una colpa e purificarsi da un mostruoso delitto: Era spinge infatti l’eroe a compiere un crimine terribile, che il tragediografo Euripide racconta nell’Eracle.
In un accesso di follia selvaggia, scatenato dalla sua nemica giurata, Eracle massacra la ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] di selce e conferma con la sua tecnica la datazione all'età augustea.
Il Canina, senza fondamento, ha attribuito il sepolcro al tragediografo T. Quinzio Atta.
Bibl.: L. Canina, Edifizi di Roma Antica, Roma 1856, V, p. 86, VI, tav. 105; TH. Ashby, in ...
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tragediografo
tragediògrafo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo tragoediogrăphus, e questo dal gr. τραγῳδιογράϕος, comp. di τραγῳδία «tragedia» e –γράϕος «-grafo»]. – Scrittore di tragedie: i t. greci (più com. i tragici greci).
alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...