L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] e remoto, futuro) fanno riferimento al momento dell’enunciazione, i secondi (futuro anteriore, trapassatoprossimo e remoto) indicano anteriorità o posteriorità non rispetto al momento dell’enunciazione, ma rispetto al tempo della reggente.
Nelle ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] italiano "ringraziò gli amici che avevano portato i doni"; dunque un più che perfetto o un trapassatoprossimo di fronte al perfetto e al passato prossimo; e così nello stesso modo al futuro "ringrazierò quando mi avrete ottenuto la grazia". Le forze ...
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PIUCCHEPERFETTO (fr. plus-que-parfait; sp. plusquamperfecto; ted. Vorvergangenheit; ingl. pluperfect)
Giacomo Devoto
Formazione verbale propria del latino e del greco, con valore assai diverso nelle [...] compiuta anteriormente ad altra azione passata: fecerat rispetto a fecit. Esso corrisponde esattamente in questo caso al nostro trapassatoprossimo: aveva fatto rispetto a fece.
In greco invece il piuccheperfetto sta al perfetto come l'imperfetto al ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] rispettivamente, nella Vita Nuova e nelle Rime). Non tenendo conto delle forme composte di passato e trapassatoprossimo (non sono attestati il trapassato remoto e il futuro anteriore) ma includendo le forme con enclisi di particelle e di pronomi, i ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] quand'era nel concetto e ‛ noi ' e ‛ nostro ', e XXXII 138.
2.2.1. In luogo dell'imperfetto può aversi il trapassatoprossimo " che esprime rispetto al passato l'azione conclusa e lo stato derivatone " (così l'Ageno, nell'articolo cit., p. 76): Vn II ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] , XXVI 76, XXXII 45, Pg XIV 72, Pd XI 13 Poi che ciascuno fu tornato ne lo / punto del cerchio (v. 2.5.); e un trapassatoprossimo, in If XXVI 132 poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo.
5.8. Anche ‛ da p. che ', attestato soltanto in Pd IX 1 Da poi ...
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già (già mai)
Riccardo Ambrosini
1. Alla scarsa frequenza dell'avverbio che si riscontra nella Vita Nuova e nel Convivio (20 e 21 attestazioni rispettive), nelle cui prose manca il nesso ‛ g. mai ' (nella [...] 'indicazione locale o una determinazione temporale precedentemente accennata -, è per lo più usato l'imperfetto o il trapassatoprossimo nella proposizione che contiene g., contrapposta ad altra proposizione che può essere: a) principale, per lo più ...
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salvare
Alessandro Niccoli
Con il senso proprio di " scampare da un pericolo ", " impedire che si subisca un danno ", in If XV 3 'l fummo del ruscel di sopra aduggia, / sì che dal foco salva l'acqua [...] salvati (If IV 63). Quale " resto di forme più conservativamente latine " (Parodi, Lingua 340), il verbo ha valore di trapassatoprossimo: " non erano stati salvati ". Qualche copista spiega a suo modo alterando il testo: non v'eran o non c'erano ...
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trapassato Nella grammatica italiana, nome di due tempi del verbo che esprimono azione avvenuta prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso più frequente, composto con il participio passato [...] del verbo e l’imperfetto dell’ausiliare («era stanco perché aveva lavorato troppo»); il t. remoto, più raro, composto con il passato remoto del verbo ausiliare, serve a sottolineare che il termine di un’azione ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] e complementari: quello dei verbi narrativi (➔ passato remoto; ➔ imperfetto; trapassato; ➔ condizionale), e quello dei verbi commentativi (➔ presente; ➔ passato prossimo; ➔ futuro).
I ➔ testi espositivi puntano alla trasmissione di un sapere ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; una villa p. al mare; in oculistica, punto...
trapassato
s. m. [part. pass. di trapassare]. – Nella grammatica italiana, nome di due tempi dell’indicativo del verbo che esprimono azione avvenuta (o situazione verificatasi) prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso più...