Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] in senso scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Critica della ragion pura, limitato però all'estetica trascendentale (Kommentar zur Kants Kritik der reinen Vernunft, 2 voll., 1881-92). Fondò tra l'altro l'importante rivista Kant ...
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LASK, Emil
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Wadowice (Galizia) il 25 settembre 1875, caduto in Galizia nella guerra mondiale il 26 maggio 1915. Insegnò filosofia dal 1904 all'università di Heidelberg.
Scolaro [...] le categorie, vuol trasferire anche all'oggetto non-sensibile, e specialmente alla conoscenza filosofica, la struttura trascendentale dell'oggetto, ch'egli fa consistere nella "categoria" e nel "materiale della categoria"; nella seconda, attraverso ...
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SCHUPPE, Wilhelm
Enrico de' Negri
Nato il 5 maggio 1836 a Brieg (Bassa Slesia), morto il 29 marzo 1913 a Breslavia; professore, dal 1873, all'università di Greifswald. È il caposcuola di quella corrente, [...] con l'altro. È quindi assurdo chiedersi come il soggetto possa avere un oggetto (donde la polemica contro l'interpretazione trascendentale dell'io) ed è assurdo, d'altra parte, voler ricondurre l'oggetto a un sostrato esteriore (donde la polemica ...
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deismo
Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, stabilita dalla ragione naturale, costituisce insieme all’immortalità [...] ricordata la definizione di Kant che ha precisato il significato ormai più comune: «Colui che ammette solo una teologia trascendentale vien detto deista, e teista invece colui che ammette anche una teologia naturale. Il primo concede che noi possiamo ...
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Il procedimento di osservazione dei fatti di coscienza, onde il soggetto, riflettendo sulle sue esperienze, assume sé medesimo a oggetto di studio.
La psicologia introspettiva trova la sua giustificazione [...] da parte di altri soggetti. Dal punto di vista filosofico, è chiaro che non può aver luogo altro metodo che quello dell’i., se per esso s’intende la considerazione trascendentale degli elementi onnipresenti e imprescindibili nella propria esperienza. ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] come un metter-fuori volontaristico del 'soggetto', ma come esser-comunicante in quanto fuori-di-sé', ossia predicamento trascendentale dell'essere. La singolarità, pertanto, non va confusa con l'individuo, perché "come individuo sono chiuso ad ogni ...
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SPIRITUALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, i cui possibili valori dipendono da alcuni dei significati che, nella sua complessa evoluzione, è venuto assumendo il termine "spirito" (v.). In quanto [...] nell'età moderna, un certo carattere di esistenzialità e sostanzialità, che lo contraddistingue nei confronti della pura soggettività, trascendentale e funzionale, dell'io, e lo ricollega così in certa misura alla "psiche" dell'antica gnoseologia e ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] sua universalità, si sposta così in prossimità della filosofia pratica, la cui resurrezione in seno alla tradizione della filosofia trascendentale tedesca è cominciata con i lavori di Ritter e della sua scuola. L'ermeneutica filosofica è di ciò ben ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] Così l'uno come l'altro negano l'anima sostanziale della tradizione; e col termine Spirito intendono designare quell'attività trascendentale del pensiero, che per loro è anche il processo universale della realtà. La persona individua finita è per il ...
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La filosofia dell’arte
Gianluca Garelli
Nella prefazione alla prima edizione della Filosofia dell’arte, datata settembre 1930, Giovanni Gentile licenziava il suo lavoro con una duplice premessa. Intanto, [...] generale, cit., pp. 193-208), nel quale il tema della morte dell’arte è declinato non tanto sul piano della sua trascendentalità, quanto su quello della sospensione da cui la vita dell’arte attende di essere rianimata tutte le volte che il processo ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...