NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] così orientata, che metta in luce le condizioni di possibilità del linguaggio, non è priva di affinità e analogie col metodo trascendentale kantiano, cosa che l'autore ha messo in luce nel successivo volume intitolato The bounds of sense (1966); e l ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] filosofia occidentale. Tale logica privilegia un termine assoluto − Dio, Natura, Ragione − per elevarlo al rango di ''significante trascendentale'' e farne una pietra di paragone cui ricondurre tutti i segni. Derrida propone invece che s'insista sul ...
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RICKERT, Heinrich
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Danzica il 25 maggio 1863. Insegnò dal 1891 all'università di Friburgo in B. Nel 1915 successe a W. Windelband nella cattedra di Heidelberg.
Punto di [...] Gentile, La riforma della dialettica hegeliana e altri scritti, 2ª ed., Messina 1923, pp. 177-184; A. Aliotta, L'idealismo trascendentale di R., in Cultura filosofica, III (1909); G. De Ruggiero, La filosofia dei valori in Germania, in La critica, X ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] non si parte da un ente diverso dalle cose: e la persona concreta è ben diversa da ogni forma di io trascendentale o di ragione impersonale, in cui tutte le singole coscienze empiriche confluirebbero nell’atto del filosofare. Ricercando la verità in ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] le fedi e di tutte le speranze del mondo verghiano. Se la casa dei Malavoglia è andata distrutta, il simbolo trascendentale della casa resta intatto: ecco la filosofia ultima del romanzo. La visita finale di 'Ntoni e il suo volontario allontanamento ...
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Croce epistolografo
Emma Giammattei
Forma epistolare e pensiero dialogico
L’epistolografia crociana, solo di recente focalizzata dagli studiosi come elemento distintivo e quindi sottratta alla mera [...] . Castellani, introduzione di G. Sasso, 2014). Inoltre, la scrittura epistolare attua nel modo più evidente quell’autobiografismo trascendentale di cui ha parlato Gianfranco Contini a proposito del Contributo alla critica di me stesso (G. Contini, L ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] di hegeliana memoria) e che ora si trattasse, giusta la preoccupazione di Johann Gottlieb Fichte, di offrire una deduzione trascendentale delle categorie più autentica di quella nei fatti solo empirica di Kant e di seguire Hegel, a tale scopo, solo ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] tra gli strati popolari. Quanto alla prajñā, essa è centrale per la tradizione della prajñā-pāramitā (lett. 'saggezza trascendentale'), associata soprattutto alla scuola Mādhyamika fondata in India da Nāgārjuna e dal suo discepolo Aryadeva nel II sec ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] (1945) da Guido Calogero, il quale sottolineò la distinzione – a suo parere soppressa a torto da Croce – tra la libertà trascendentale, che vi è sempre e non può non esservi, e la libertà in senso empirico e politico, che costituisce invece il ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] astratta immediatezza, da superarsi e mediarsi e, tuttavia, presente; dall’altro, verso quella reduplicazione del «piano trascendentale» che, a detta di Gentile, aveva caratterizzato anche gran parte dei tentativi speculativi di Jaja.
Va inoltre ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...