Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Usata come parola tecnica già nel Settecento e da Hegel, la fenomenologia è, insieme all’ermeneutica, [...] . Per Scheler la relazione immediata con il mondo è di tipo emozionale e non rappresentazionale; in luogo dell’io trascendentale c’è la vivente persona. Inoltre, le emozioni non sono irrazionali, ma si articolano secondo una scala di valori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La complessità della produzione di Giovanni Pascoli e la sua modernità di poeta [...] quali il simbolo del nido agisce come reazione ad un’angoscia esistenziale non risarcita da alcuna consolazione trascendentale. Una regressione cui corrisponde sul piano linguistico il continuo travalicamento da un registro pre-grammaticale a uno ...
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neurofenomenologia
neurofenomenologìa s. f. – La teoria della mente incarnata (embodiment) e delle basi biologiche del mentale è stata presentata nello studio di F. Varela, E. Thompson, E. Rosch (The [...] in carico, in luogo del soggetto fenomenologico classico e del ‘corpo vivo’, oggetto di un’analisi filosofica trascendentale in prima persona, un agente cognitivo ‘situato’ (situated), ossia inserito non soltanto in un contesto fisico ambientale ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] professore straordinario a insegnare accanto a Fichte nell'università di Jena, cerca di mostrare come i principî della filosofia trascendentale siano in grado di dar conto non solo dell'intero sviluppo della coscienza, ma anche della natura, e di ...
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(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] oppose la scuola di Gottinga (L. Nelson), che cercò di giungere a una fondazione psicologica della deduzione trascendentale kantiana, senza incorrere nei pericoli del relativismo e del riduzionismo psicofisiologico.
Notevole influenza ebbe inoltre la ...
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PARALOGISMO
Guido CALOGERO
. Termine filosofico, riproducente il greco παραλογισμός e perciò sinonimo di "sofisma", nel senso generale di "ragionamento fallace". Dal sofisma il paralogismo viene peraltro [...] sofisma. Ma la speciale notorietà del termine dipende dall'uso che ne fece il Kant designando col nome di "paralogismi trascendentali" i ragionamenti erronei in cui è indotta la ragione in quanto supera i confini dell'esperienza e si addentra così ...
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La fortuna di Gentile in Italia
Giuliano Guzzone
Ricostruendo le incidenze dell’attualismo sulla cultura dell’Italia contemporanea, Antimo Negri (1975, p. 1) ha esteso alla filosofia di Gentile un giudizio [...] di M. Dal Pra, 1983, p. 108); d’altro canto, ha codificato la verità immanente al pensiero in una «situazione trascendentale» (p. 109), in un «modulo definitivo [...] dell’essere» (M. Dal Pra, L’identità di teoria e prassi nell’attualismo gentiliano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Complessa figura di virtuoso della tastiera, compositore e intellettuale aperto agli stimoli [...] ciò che è meccanico e di plasmare la materia travalicando i tradizionali schemi formali. In quest’ottica, il virtuosismo trascendentale lisztiano è il mezzo che permette di superare le barriere tra musica e poesia e di cogliere le corrispondenze ...
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La riduzione fenomenologica e la questione dell’amore
Jean-Luc Marion
Dall’esperienza alla coscienza dell’esperienza
In ogni indagine filosofica il punto decisivo è l’inizio: infatti una volta che ci [...] risoluzione. Perché questo egoismo consapevole e istruito è l’unico ad avere l’audacia di non rimanere bloccato nella neutralità trascendentale in cui l’‘io penso’ s’inganna sulla certezza come se essa lo assicurasse, come se egli non dovesse nient ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] a un fascio di percezioni in perpetuo fluire. In I. Kant l’Io, in quanto «io penso», diventa una funzione trascendentale che unifica il molteplice dell’intuizione spazio-temporale ed è distinto dall’Io come fenomeno empirico, oggetto della psicologia ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...