Specialmente nella tradizione platonica, furono detti a. le ‘idee’, cioè gli eterni e trascendenti ‘modelli’ delle cose.
Nella psicologia analitica di C.G. Jung, l’a. (o Imago o dominante o immagine mitologica [...] o primordiale) è un contenuto dell’inconscio collettivo, che determina la tendenza a reagire e a percepire la realtà secondo forme tipiche costanti nei vari gruppi culturali e periodi storici. Gli a., ...
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Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] (x), si dice funzione a. reale nell’intervallo (a−d, a+d) se in esso è sviluppabile in serie di Taylor:
Le trascendenti elementari (ex, log x, sen x ecc.) sono funzioni analitiche. Una funzione complessa
della variabile complessa z=x+i y si dice ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] che sono radici di certe equazioni algebriche (per es., 21/2, che è radice dell'equazione algebrica x2-2=0) e numeri i. trascendenti, che non sono radici di tali equazioni (per es., il ricordato π). L'insieme dei numeri i. e di quelli razionali forma ...
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empirismo
empirismo [Der. di empirico] [FAF] Atteggiamento epistemologico che pone nell'esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a innatismo e a razionalismo, le quali concezioni fanno derivare [...] . matematico moderno) e la sua scuola, non si possono considerare, per es., come dotati di effettiva esistenza i numeri trascendenti, giacché essi sfuggono, in generale, alla possibilità di una concreta costruzione; così pure, non ha senso parlare di ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] l'accento fu posto sul divino più che sull'umano. Simile alla Provvidenza cristiana, la storia rimase una realtà trascendente, svolgentesi secondo uno schema rigido, una ferrea legge oggettiva che domina e conduce gli uomini. Era bensì concepita come ...
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Filosofo della scienza boemo naturalizzato statunitense (Nové Město, Boemia, 1901 - New York 1985). Esponente, con J. H. Randall e J. Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, N. si [...] di un'unità di metodo nella ricerca scientifica corrisponde a un netto rifiuto di considerare le realtà organiche come trascendenti o emergenti rispetto agli eventi fisico-chimici. Tra le sue opere: The logic of measurement (1930); An introduction to ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] la società è al di sopra degli individui: da essa, dunque, emana ogni autorità", che è perciò una "specie di trascendenza della società nei confronti dei suoi membri" (L'educazione morale, 1923). In quanto modo d'esistenza e di 'funzionamento' della ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] la fonte e la garanzia ultima del suo potere costitutivo siano situate non nella convenzione sociale, ma in entità trascendenti, personali o impersonali. L'effetto costitutivo del rito è allora attribuito all'intervento di queste entità, il che vuol ...
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ideologia
Termine coniato da A.-L.-C. Destutt de Tracy (Mémoires sur la faculté de penser, 1796-98; Projet d’éléments d’idéologie, 1801) per indicare la scienza che ha per oggetto lo studio delle idee [...] della società a sé e agli altri svolgendo così una funzione conservatrice; ancora, l’i. si concreta in idee trascendenti rispetto alla situazione data senza possibilità di una loro realizzazione (questo distinguerebbe l’i. dall’utopia che giungerebbe ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979); insieme a Horkheimer e Adorno fu uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società elaborata dalla Scuola di [...] . Il contrasto tra cultura e società appare appiattito, nel senso che la cultura non oppone più all'esistenza valori trascendenti e alternativi, ma si presenta come conferma e convalida della realtà. La classe operaia stessa, che nello schema di ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.