Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] Costantino, in Storia di Roma, III. L'età tardoantica, 1. Crisi e trasformazioni, Torino 1993, pp. 283-322; Id., L'economia e le finanze, data la forma di barre ricurve. Date alcune affinità metrologiche non è improbabile che queste barre ricurve ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] tra i quali brulicano in gran numero gru, cornacchie e pavoni", trasformando in tal modo la chiesa in "un verziere e in un' -ovest della Santa Sofia, dell'inoltrato 6° secolo. Affini specialmente ai mosaici della chiesa dei Ss. Apostoli di Salonicco ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] con rivestimenti ornamentali vegetali detti a fleurons, che trovano affinità in esemplari di Saint-Philibert di Tournus e diramazioni nelle (Sodini, 1984, pp. 35-45).Il processo di trasformazione che subì la tradizionale tipologia del c. ionico fu ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] a cui si affiancavano i resti dell'antico iseo trasformato in tempio cristiano, costituirono il nucleo del complesso , 1985, 419-423, pp. 10-16: 12-13; A.M. Matteucci, Affinità d'intenti nella cultura tardogotica bolognese, ivi, pp. 64-72; F. Zeri, ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Dal Neolitico all'eta del Bronzo: la Civilta della valle dell'Indo
Jonathan M. Kenoyer
Stefano Pracchia
Massimo Vidale
Dal neolitico all'età del bronzo: la [...] (2600-1900 a.C.) questo primo nucleo si sarebbe trasformato in una cittadella quadrangolare dominante, posta a nord-ovest , tra cui capridi, bovini, uccelli e pesci; una ceramica affine alle cosiddette Wet Wares di Quetta, ma con motivi dipinti sull ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] è la fase di sviluppo che porta le società neolitiche a trasformare l'ambiente nel quale vivono secondo un piano progettuale ben delineato di città greche, la struttura delle quali è ancora affine a quella delle città cretesi-micenee, con la ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] lì in solitudine per sei anni e vi morì nel 1034. La trasformazione della porta romana, lunga m 36 e alta m 30 con torri evangelisti - visibilmente ispirati da un prototipo affine all'Evangeliario dell'Incoronazione (Vienna, Kunsthistorisches Mus ...
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BAMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Bamberg; Papinberc, Babenberch nei docc. medievali)
Città della Germania in Alta Franconia (Baviera settentrionale). Rispetto alle antiche sedi vescovili tedesche sul [...] cripta e la grandiosa abside di forme ancora tardoromaniche, affine all'architettura delle regioni del Basso e Alto Reno. una copertura piana alle volte costolonate, con conseguente trasformazione dell'intero sistema. Nella zona occidentale non fu ...
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SULMONA
I. Carlettini
(lat. Sulmo; Solmona nei docc. medievali)
Città dell'Abruzzo (prov. Aquila), collocata su un pianoro al margine meridionale della valle Peligna, in uno snodo vitale delle comunicazioni [...] del lessico decorativo classico, nel definire un linguaggio affine a quello che contemporaneamente si veniva elaborando nella ancora chiusa nelle sue mura, alla vigilia della trasformazione settecentesca, l'ultimo di una serie di rinnovamenti ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] 400 m.).
Intensa è stata quasi dovunque l'opera di trasformazione compiuta dall'uomo sul mantello vegetale originario e non meno vinto, se non fosse giunta un'altra corrente, più affine per il gusto ritmico e decorativo, quella della pittura riminese ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...