AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] operai che non lavorano, degli intellettuali ignoranti e privi di senso di responsabilità, i quali ultimi - a suo dire - stavano trasformando il PCI da partito della classe operaia e dei "primi della classe" in un partito di furbi e di arrampicatori ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] produceva nei suoi stabilimenti di Motta San Damiano e di Trino Vercellese acido solforico e solfuro di carbonio per la trasformazione della cellulosa in viscosa e di cui il C. era vicepresidente) non davano risultati migliori. A ciò si aggiungeva la ...
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GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] consapevolezza del clima di incertezza teorico nel quale la medicina clinica viveva il suo momento critico di trasformazione da "una semplice aspettativa vigilante" alla disponibilità di un più concreto strumento terapeutico basato "sulla fede nelle ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] progetti altrui. Basti ricordare la direzione dei lavori del carcere dell'Ucciardone (dal 1838) progettato da N. Puglia; la trasformazione del convento di S. Cita in ospedale (1850); il completamento dell'altare in onore del padre Lucchese Palli di ...
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MARGARIA, Rodolfo
Emilio Agostoni
– Nato il 15 nov. 1901 a Châtillon, in Val d’Aosta, da Giovanni e da Carolina Pelissier, dopo aver completato gli studi secondari nel collegio nazionale di Aosta, nel [...] acido lattico che, al cessare del lavoro, viene in piccola parte ossidato, fornendo così l’energia necessaria per la trasformazione del resto in glicogeno. Essi erano pertanto giunti alla conclusione che nel periodo di ristoro si ha un extra-consumo ...
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MORPURGO, Giuseppe
Roberto Baglioni
– Nacque a Trieste il 4 febbraio 1816, terzogenito di cinque figli, da Isacco (1764-1830) e da Regina Parente, sorella del banchiere e finanziere Marco Parente, socio [...] a cura di L. Accati - M. Cattaruzza - M. Verzar Bass, Torino 1994, pp. 215-235; M. Cattaruzza, Trieste nell’Ottocento. Le trasformazioni della società civile, Udine 1995, ad ind.; T. Catalan, I M. a Trieste. Una famiglia ebraica fra emancipazione ed ...
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POGGI, Giuseppe
Raffaella Catini
POGGI, Giuseppe. – Nacque a Firenze il 3 aprile 1811, da Giovan Pietro, notaio, avvocato e magistrato, e da Anna Mazzoni; fu fratello di Girolamo (1803-37), giureconsulto [...] un nuovo accesso alla villa mediante un nuovo viale dalla via del Pino.
Negli anni Quaranta intraprese importanti opere di trasformazione nel palazzo dei Guicciardini, portandone l’ingresso principale da via di S. Spirito al nuovo tratto del lungarno ...
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FONTANA, Francesco
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1819. Poco si conosce sulla sua formazione: al marzo del 1838 - quando era ancor diciannovenne - risale un suo saggio scolastico, Progetto di ponte, [...] con L. Trevellini e V. Vespignani. Nel frattempo egli proseguì la sua attività di progettista, impegnandosi soprattutto nella trasformazione e nel riadattamento di edifici già esistenti, come attesta il progetto del 1871 per uno stabile in via della ...
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CODACCI PISANELLI, Alfredo
Francesca Socrate
Nacque a Firenze il 7 ag. 1861 da Luigi Codacci e Bianca Naldini, commercianti. Il padre morì pochi giorni dopo la nascita del C., e la madre, conosciuto [...] dire le controversie relative al rapporto di impiego pubblico o ai provvedimenti riguardanti il riconoscimento e la trasformazione di alcuni enti pubblici, e altre ancora. Questa modifica legislativa, promossa appunto dal C., rappresentava in realtà ...
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GRIMALDI, Domenico
Maria Luisa Perna
Nacque nel 1735 a Seminara, presso Reggio di Calabria, primogenito del marchese Pio, signore di Messimeri, e di Porzia dei Grimaldi di Polistena.
Il ramo calabrese [...] delle condizioni necessarie per raggiungere l'obiettivo erano: il miglioramento della qualità delle colture e dei processi di trasformazione dei prodotti (per il vino si consigliavano i metodi di lavorazione della Borgogna), l'introduzione dei prati ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...