LABRUZZI, Carlo
Francesco Leone
Nacque a Roma nell'ottobre del 1748 da Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e da Teresa Folli, genovese. Fratello minore del ritrattista Pietro, il [...] paesaggista presso la committenza internazionale, soprattutto inglese e polacca, e contribuì in modo sostanziale alla trasformazione del genere pittorico verso una definizione storica, archeologica e documentaria del paesaggio, inteso quale strumento ...
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MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] e nazione non [sono] due fenomeni distinti, bensì due aspetti di uno stesso fenomeno. Ma la identificazione si trasforma presto nell'affermare il predominio dello Stato sulla nazione", sì che il suo nazionalismo, "partito dalla necessità di reagire ...
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CARRACHA (Caraca, Caraqua, Carrach, Carrachio, Karack, Karraca), Giovanni (Jan Kraeck)
Luciano Tamburini
Originario di Haarlem (e quindi impropriamente detto fiammingo), mancano notizie sulla data di [...] Piemonte. La scelta di Torino a capitale, dopo circa un trentennio d'occupazione francese, implicava non solo la sua trasformazione urbana, ma altresì la sua riqualificazione culturale, anche - e soprattutto - per dar credito a una corte di cui gli ...
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DINALE, Ottavio
Domenico Fabiano
Nacque a Marostica (Vicenza) il 20 maggio 1871 da Giovanni e Giovanna Minuzzi. Indirizzato verso gli studi classici, il 12 nov. 1895 si laureò in lettere presso l'università [...] infatti che il movimento rurale, ben più di quello operaio industriale e urbano, era l'elemento trainante della trasformazione socialista. Era pertanto necessario garantire il carattere politico delle leghe contadine e bracciantili e non a caso la ...
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CABONI, Stanislao
Virgilio Lai
Nato a Cagliari il 5 maggio 1795 in una famiglia agiata, si formò intellettualmente in un ambiente dove non si era ancora spento l'eco della rivoluzione giacobina dello [...] mensile), oltre a propugnare il miglioramento dell'agricoltura e la creazione di una industria manifatturiera, soprattutto di trasformazione dei prodotti agricoli, si occupò di letteratura, di filologia, di medicina, di veterinaria, e si adoperò per ...
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AGLIO (Allio), Donato Felice
Elisabeth Mahl
Nacque probabilmente nel 1677 a Milano da Gabriele, "Obristwachtmeister" imperiale a Vienna. Non sembra abbia avuto un'educazione propriamente artistica, [...] del Settecento in Austria, fu senza dubbio la ricostruzione del convento di Klosterneuburg. Nel 1729, come saggio, eseguì la trasformazione barocca del coro e del presbiterio della chiesa, poiché, all'inizio, si pensava solo di eseguire i progetti di ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] volte si è cercato di accusare la marchesa e la sua cerchia di amici, bensì piuttosto nel senso di una decisa trasformazione di forme di culto ormai svuotate di contenuto in un sincero modo di vita interiore. È sufficiente ricordare nomi come quelli ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] operai che non lavorano, degli intellettuali ignoranti e privi di senso di responsabilità, i quali ultimi - a suo dire - stavano trasformando il PCI da partito della classe operaia e dei "primi della classe" in un partito di furbi e di arrampicatori ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] produceva nei suoi stabilimenti di Motta San Damiano e di Trino Vercellese acido solforico e solfuro di carbonio per la trasformazione della cellulosa in viscosa e di cui il C. era vicepresidente) non davano risultati migliori. A ciò si aggiungeva la ...
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GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] consapevolezza del clima di incertezza teorico nel quale la medicina clinica viveva il suo momento critico di trasformazione da "una semplice aspettativa vigilante" alla disponibilità di un più concreto strumento terapeutico basato "sulla fede nelle ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...