PATERNOSTER, Giuseppe
Agnese Sinisi
PATERNOSTER, Giuseppe. – Nacque a Barile (Potenza), comunità arbëreshë della Basilicata, il 20 novembre 1919, da Anselmo e Rosa Basso.
Il padre, vignaiolo e commerciante [...] al 1955, anno della sua morte.
Nel dopoguerra, grazie alle competenze acquisite in enologia, Giuseppe si impegnò nella trasformazione della vecchia cantina di Barile e nel potenziamento dell’attività vitivinicola del Vulture. Nel 1946 fece parte del ...
Leggi Tutto
LACONI, Renzo
Giuseppe Sircana
Nacque a Sant'Antioco, in provincia di Cagliari, il 13 genn. 1916, da Arturo, maestro, di simpatie socialiste, e da Maria Casano, anch'essa insegnante elementare. Come [...] vittime. L'autonomia regionale non veniva più considerata un valore in sé, ma uno strumento per avviare una radicale trasformazione economica e sociale, a cominciare dalla riforma agraria.
Tale orientamento ispirò la condotta del L. come membro, dal ...
Leggi Tutto
FAVALLI, Augusto
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano il 5 ott. 1912 da Vittorio., che due anni dopo si trasferì a Roma portando con sé la famiglia, e da Luigia Trovati. Nella capitale il F. compì gli [...] una sorta di consuntivo apparso su Futurismo (n. 14, 11 dic. 1932) i sei artisti annunciarono la trasformazione del Blocco futursimultanista in Gruppo futurista romano.
"Dall'esperienza fortemente solidaristica e 'collettivistica' ... si passa così a ...
Leggi Tutto
EMMANUELE (Emanuele, Emmanueli), Pietro
Maria Muccillo
Nacque forse sullo scorcio del secolo XVI o agli inizi del XVII, a Palermo dato che tutte le fonti concordi lo designano come "Panormitanus". Assolutamente [...] come l'arte di fare la pietra filosofale (Astrea) una volta posseduta dai "calcolatori", in seguito alla trasformazione in senso vilmente utilitaristico della matematica, si sarebbe rifugiata presso gli "speculatori" o filosofi. Il discorso dell ...
Leggi Tutto
GIUA, Renzo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 13 marzo 1914 da Michele, chimico, professore universitario e in seguito esponente del movimento Giustizia e libertà (GL), e da Clara Lollini.
Frequentò [...] e orientare le sue scelte secondo una logica rivoluzionaria. Chiaromonte, Mario Levi e il G. criticavano sia la trasformazione di GL in partito sia il mantenimento dello status organizzativo di movimento, anch'esso inutile senza quel rapporto con ...
Leggi Tutto
DONGHI, Daniele
Bruno Signorelli
Figlio di Felice e Costanza Stampa, nacque a Milano il 6 febbr. 1861; a Torino frequentò l'istituto tecnico e la scuola di applicazione laureandosi nel 1883 ingegnere-architetto. [...] di manufatto.
Tra il 1904 ed il 1913 il D. fu a capo dell'ufficio tecnico municipale di Venezia, dove operò la trasformazione di un antico palazzo in Cassa di risparmio di Venezia.
Di esso il D. conservò l'antica facciata su campo Manin, mentre ...
Leggi Tutto
COPPOLA, Filippo
Alessandra Ascarelli
Nacque a Napoli il 9 ag. 1628 e non ancora decenne fu indirizzato dal padre Orazio allo studio della musica ed affidato a don Giovanni Maria Sabino a quel tempo [...] musicali del C. che fino allora si era dedicato solo alla composizione di musica sacra, e paradossalmente questa trasformazione ebbe per antefatto uno scandalo che coinvolse i musici della cappella reale, nella quasi totalità chierici e sacerdoti ...
Leggi Tutto
CHIGGIATO, Giovanni
Concetta Maria Lipari
Nato a Venezia il 14 giugno 1876 da Arturo, ingegnere, e da Nina Regazzi, si era laureato in diritto presso l'università di Padova, curando anche lo studio [...] rieletto membro del nuovo Consiglio centrale. Collaboratore dell'Idea nazionale, sottoscrisseuna cospicua somma per la sua trasformazione da settimanale a quotidiano (ottobre del 1914). Nel febbraio sempre del 1914, in una conferenza sulla questione ...
Leggi Tutto
BIFFI, Andrea, il Giovane
Lelia De Longhi Fraccaro
Figlio di Carlo e nipote di Gianandrea, entrambi scultori, nacque a Milano il 4 genn. 1645 (Milano, Arch. stor. civico, Famiglie, cart. 192). Fu ammesso [...] già avvenute delle modifiche per volere di s. Carlo), se non nell'abside; mentre invece radicale deve essere stata la trasformazione della facciata e delle cappelle interne, come ci attestano i due disegni dell'architetto.
Nel 1683 il B. è impegnato ...
Leggi Tutto
PETITO, Antonio
Maria Procino
PETITO, Antonio. – Nacque a Napoli, nel quartiere Vicaria, il 29 giugno 1822 da Salvatore, attore e noto interprete della maschera di Pulcinella, e da Maria Giuseppa Errico [...] l’opera e i balli), il Mercadante e il teatro Nuovo (per l’opera), la Fenice (per l’opera buffa), teatrino nato trasformando «una vasta scuderia del duca di Grottolella, comprata da tal Gaetano de Felice» (Di Giacomo, 1895, p. 357; 1935, p. 216), il ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...