BECCARI, Odoardo
Maurizia Alippi Cappelletti
Enrico de Leone
Nacque a Firenze il 16 nov. 1843. Compiuti gli studi classici presso il R. Collegio di Lucca, dimostrò subito una particolare tendenza per [...] specie, delle possibilità di propagazione, delle trasformazioni fisiologiche indotte dall'ambiente nei vegetali. cui quello dal titolo Genere Cocos Linn. e le Palme affini (Firenze 1916).
Anche nelle opere che precedono la produzione specialistica ...
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LA GRECA, Marcello
Baccio Baccetti
Nacque in Egitto, al Cairo, l'8 dic. 1914 da Stanislao, napoletano di nobili origini che lavorava in imprese di costruzione, e da Clotilde Paggi, livornese. Ad Alessandria [...] specie, e altre affini, cinquant'anni dopo istituì un nuovo genere, l'Italohippus.
Il L., continuando le ricerche sulle modifiche alari, affrontò, con un metodo settorio da lui inaugurato, il problema delle trasformazioni dello pterotorace correlate ...
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PANCIATICHI XIMENES D'ARAGONA, Marianna
Miriam Focaccia
PANCIATICHI XIMENES D’ARAGONA, Marianna. – Nacque il 3 febbraio 1835 a Firenze, nel palazzo di famiglia in via Cavour, dal marchese Ferdinando [...] delle discipline scientifiche, nonché di profonde trasformazioni degli ambiti disciplinari, Panciatichi rappresentò una figura Articolo VI, Studio sulla Helix (Campylaea) cingulata, Studer e forme affini, ibid., VII (1881), pp. 5-55; Fauna italiana. ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...