GRUPPO (XVII, p. 1012)
Ugo AMALDI
Nell'ultimo quindicennio le teorie classiche dei gruppi hanno ricevuto scarsi apporti di risultati generali. Fra questi, nel campo dei gruppi continui, spetta un rilievo [...] a descrivere il modo ditrasformarsi delle componenti di un campo d'onda quando si esegua il passaggio da uno ad un altro sistema di riferimento inerziale, cioè quando si esegua una trasformazionediLorentz sulle coordinate spaziotemporali. Le ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] semplice per ottenere i p. ritardati quando la carica si muove sfrutta le proprietà di invarianza del quadripotenziale e della quadricorrente per trasformazionidiLorentz; è sufficiente infatti costruire una relazione invariante tra Aμ e jμ che si ...
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BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] In seguito, egli estenderà le applicazioni alla meccanica dei continui, all'ottica, alla teoria delle trasformazionidiLorentz, all'idrodinamica, alle più varie questioni di meccanica.
In tutto questo entra però in modo essenziale non già il puro e ...
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Matematico (Aleksótas, Kaunas, 1864 - Gottinga 1909), fratello di Oskar. Fu prof. (1896) al politecnico di Zurigo, poi (1902) fino alla morte alla univ. di Gottinga. M., di ingegno precocissimo, si occupò [...] l'unità immaginaria, c la velocità della luce nel vuoto e t il tempo), le trasformazionidiLorentz sono interpretabili infatti come le trasformazioni che lasciano invariata la forma quadratica dx21 + dx22 + dx23 + dx24 dello spazio x1, x2, x3 ...
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dilatazione
dilatazióne [Der. del lat. dilatatio -onis, dal part. pass. dilatatus di dilatare "allargare o allargarsi", comp. di de- e latus "largo"] [LSF] (a) Tipo di deformazione di un corpo, consistente [...] piane, essa si verifica lungo tutti i margini della carta. ◆ [RGR] D. del tempo: fenomeno relativistico per cui risulta, dalle trasformazionidiLorentz, che un tempo dt appare più lungo, precis. dt/[1-(v2/c2)]1/2, a un osservatore in moto con ...
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invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] teoria dei sistemi ottici, per le quali si rinvia alle voci di qualificazione: i. di Abbe, i. parassiale, ecc. ◆ [RGR] I. relativistico: i. rispetto alle trasformazionidiLorentz: per es., v. elettrodinamica classica: II 290 b e relatività ristretta ...
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contrazione
contrazióne [Der. del lat. contractio -onis, "il diminuire di dimensioni" o, più spesso, "il contrarsi", anche in senso figurato da contrahere "contrarre", comp. di cum "insieme" e trahere [...] , se queste ultime sono misurate da un osservatore in moto rispetto al corpo stesso, così come descritto dalle trasformazionidiLorentz. ◆ [FNC] C. di operatori: v. nuclei atomici, teorie microscopiche dei: IV 194 e. ◆ [ALG] C. in uno spazio metrico ...
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covariante
covariante [agg. e s.m. Comp. di co- e variante "che varia insieme"] [ALG] [PRB] Di ente caratterizzato da parametri che si trasformano con legge di covarianza (←): v. invarianti, teoria degli: [...] equazione scritta in forma c., ossia in termini di prodotti tra tensori di rango 2 e quadrivettori; un'equazione c. a vista è invariante per trasformazionidiLorentz: v. elettrodinamica classica: II 290 d. ◆ [PRB] C. rispetto allo shift temporale: v ...
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dalembertiano
dalembertiano 〈dalàm-〉 (o dalambertiano) [agg. Der. del cognome di J.-B. Le Rond detto d'Alembert] [ANM] L'operatore ∇2-v-2(ð2/ðt2), essendo ∇2 l'operatore laplaciano, v una costante e [...] significa che a si propaga per onde persistenti, con velocità di fase v, che nell'elettromagnetismo è la velocità c della luce nel vuoto: il d. è invariante per trasformazionidiLorentz (v. elettrodinamica classica: II 291 a) e quindi ha un ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
spaziotempo
spaziotèmpo (o spàzio-tèmpo) s. m. (pl. spaziotempi, ma anche spazitempo e spazitempi; raro invar.). – Spazio quadridimensionale (detto anche continuo spazio-temporale o cronotopo) utilizzato nella teoria della relatività per rappresentare...