BERGAMINI, Alberto
Alberto Monticone
Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 1° giugno 1871 da Luigi e da Gaetana Ansaloni, famiglia di modesta condizione. Diplomatosi nella locale scuola tecnica, [...] di una ripresa e rinnovamento del partito liberale monarchico e quindi in antitesi alle aperture e al trasformismo giolittiano, ebbe una importante funzione politica sino a'tanto che il clima e l'ambiente nel quale era sorto perdurarono, e cioè sino ...
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BERTELLI, Luigi (Vamba)
Mario Barsali
Nato a Firenze il 19 marzo 1860 da Enrico, impiegato e possidente, e da Giuseppina Rossi, frequentò le scuole degli scolopi.
Mortogli il padre nel 1873, il B., terminati [...] ad un modo più lungimirante di realizzarli e verificarli.
Il B. aveva avversato la politica triplicista e colonialista, il trasformismo che degradava la costituzione delle maggioranze parlamentari. Dalle trascorse lotte patrie non erano rimaste ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] assenza di partiti chiaramente definiti e quindi preda del trasformismo e del succedersi di maggioranze tenute insieme non dai il C. non aveva esitato a condannare senza attenuanti la politica repressiva attuata dal Crispi in Sicilia e in Lunigiana; c ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] tra i partiti storici. Si determinava così l'adesione dell'A. al trasformismo (Discorso agli elettori del 2° Collegio di Perugia, 16 maggio 1886), interpretato come la politica delle grandi riforme, che i piccoli cedimenti di Depretis a questo o a ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] agli ambienti murriani anche «La Vita nova», trasformata in organo ufficiale del movimento e trasferita a , p. 6.
20 Con particolare riferimento a R. Lambruschini, Scritti politici e di istruzione pubblica, a cura di A. Gambaro, Firenze 1937 ...
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LAZZARO, Giuseppe
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 6 apr. 1825 da Gaetano e Marianna Antonucci. Educato dai gesuiti, si dedicò agli studi letterari e fin da giovanissimo operò nel giornalismo. Per [...] cessando di essere il centro politico di uno Stato, sarebbe dovuta diventare il centro commerciale ed economico di un gruppo di province importanti. Tra i "rimedi" proposti, il L. riteneva fondamentale la trasformazione dei partiti perché, una volta ...
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LUZZATTO, Attilio Italico
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 6 dic. 1850 da Mario e Fanny Luzzatto.
La famiglia, di origine ebraica, nutriva forti sentimenti patriottici: il padre, oppositore del dominio [...] di Montevarchi. Così come l'orientamento del suo giornale, la connotazione del suo impegno politico subì nel corso del tempo delle trasformazioni: pur continuando a militare nelle fila della Sinistra, da acceso radicale egli ripiegò su posizioni ...
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trasformista
s. m. e f. e agg. [der. di trasformare] (pl. m. -i). – 1. Seguace del trasformismo, nel sign. biologico (sinon. di evoluzionista). Come agg., relativo al trasformismo: la teoria trasformista. 2. Chi pratica il trasformismo, in...
trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...