GUICCIARDINI, Francesco
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 5 ott. 1851 dal conte Luigi e da Paolina Serristori. Laureatosi in giurisprudenza all'Università di Pisa, si dedicò alla professione forense [...] a dream. Sidney Sonnino and the rise and fall of liberal Italy, 1847-1922, Firenze 1999, passim; P. Carusi, Superare il trasformismo. Il primo ministero di Rudinì e la questione dei partiti "nuovi", Roma 1999; M. Sagrestani, Lo scrutinio di lista in ...
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CARMINE, Pietro
Luciana Duranti
Nato a Camparada (Milano) il 13 nov. 1841 da Saverio e da Carlotta Speroni, e laureatosi in ingegneria, a 26 anni era eletto nel Consiglio comunale di Vimercate (incarico [...] a insistere più volte durante la sua attività politica. Dopo aver seguito A. Depretis sulla via del trasformismo, divenuto tenacissimo assertore del programma delle economie, combatté F. Crispi. La sua opposizione, peraltro simile nelle motivazioni ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] manifestava accanito avversario del potere temporale dei papi e feroce nemico dei Borboni, segnalava le prime avvisaglie del trasformismo e, in polemica con i nuovi ordinamenti statali, avvertiva i segni della sconfitta del Risorgimento. Poi, spinto ...
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DORSO, Guido
Francesco M. Biscione
Nacque ad Avellino il 30 maggio 1892 da Francesco, direttore delle poste della città, e da Elisa Gallo, maestra elementare.
Alla sua terra natale ("ove - come avrebbe [...] . Si trattava da un lato d'impedire la ricomposizione del "neo-giolittismo", cioè di una classe dirigente clientelare e trasformista, quale era stata quella liberale e fascista, in grado di paralizzare la libera circolazione delle élites e perpetuare ...
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BIFANI, Antonio (Antonino)
Giuseppe Covino
Nacque a Torraca (Salerno) il 1° sett., 1879 da Achille, medico ed autore di varie raccolte di poesie, racconti e memorie scientifiche, e da Elvira Cammarota, [...] fascismo campano, segnato dal cosiddetto intransigentismo padovaniano che proclamava di volersi opporre al predominante clientelismo e trasformismo della vecchia classe dirigente liberale, ma che in realtà servì a coprire "una banda di avventurieri ...
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CORTELLA, Carlo Giuseppe
Luciano Tamburini
Si ignorano gli anni di nascita e di morte, e la sua attività (circoscritta al periodo 1676-99) è documentata quasi unicamente dal breve regesto cronologico [...] dei funerali fu affidato da Madama Reale ai gesuiti, la cui chiesa dei SS. Martiri da sempre si prestava al "trasformismo" estemporaneo dei "teatri sacri". La cultura gesuitica proveniva da Roma, quella del Tesauro pure: e a Roma s'era recato ...
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GRIMALDI, Bernardino
Giuseppe Masi
Nacque a Catanzaro il 15 febbr. 1839 da Luigi, segretario perpetuo della Società economica della Calabria Ultra e autore di pregevoli monografie sullo stato economico [...] , Ministri, deputati, senatori dal 1848 al 1922, II, pp. 59 s.; A. Moscati, I ministri del Regno d'Italia, V, Il trasformismo, Napoli 1966, pp. 402-415; J. Giugni Lattari, I parlamentari della Calabria dal 1861 al 1967, Roma 1967, pp. 31 s. e ...
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COMIN, Iacopo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Padova il 16 marzo 1832 da Gian Battista, di origini israelitiche, e da Maddalena Archiapoti e ricevette il battesimo nella chiesa padovana di S. Andrea. Sono [...] metodi di governo, ad una figura moralmente ineccepibile come quella di B. Cairoli e sarà uno degli ispiratori della lotta al trasformismo.
L'attenzione per la vita politica di un'Italia non ancora unificata ma già ricca di fermenti ispirò al C. un ...
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CAPITELLI, Guglielmo
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 6 nov. 1840 da Domenico, presidente del Parlamento napoletano nel 1848, e da Rosa Lopiccoli. Studiò sotto la guida di Raffaele Masi e si [...] il C. sostenne in un comizio al Circo nazionale di Napoli, il 12 marzo 1882, la necessità che il moto trasformista sfociasse nella creazione di un nuovo partito. Questa ipotesi risultò di difficile attuazione, anche perché erano sempre più numerosi i ...
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GUIDOTTI (Borghese), Paolo, detto il Cavalier Borghese
Olga Melasecchi
Figlio di Giacomo, nacque a Lucca intorno al 1560, in una famiglia di nobili origini. Dopo una formazione iniziale nella sua città [...] manierismo colto. L'opera pittorica del G. è difficilmente classificabile, in quanto soggetta a un continuo e ipersensibile trasformismo: dai bagliori irreali di D. Beccafumi ai forti contrasti caravaggeschi, ai volumi cubizzanti di L. Cambiaso, il G ...
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trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...