ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] ): "Pochi problemi di storia dell'arte sono così intrisi di pericoli come i problemi dell'influsso". E infatti la semplice trasmissione di un modello, o anche di un concetto, da una cultura all'altra può essere del tutto inessenziale per lo sviluppo ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] dal Rinascimento, è stata da tempo superata in favore di una visione di continuità che registra la diffusa trasmissione inerziale della koinè figurativa ellenistico-romana dall'Antichità al Medioevo (Settis, 1982; 1986, p. 440ss.). In questa trama ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] del ‘popolo’ nella sua globalità. L’esistenza delle due triadi, romana e umbra, escludendosi come impensabile la trasmissione, fa retrocedere la loro costituzione a un’età anteriore all’insediamento delle rispettive comunità nelle loro sedi storiche ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] 1983", Spoleto 1986, pp. 403-428; M. Rotili, Benevento romana e longobarda. L'immagine urbana, Benevento 1986; S. Adacher, La trasmissione della cultura medica a Montecassino tra la fine del IX e l'inizio del X secolo, in Montecassino. Dalla prima ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] studio della forma e della struttura delle aree urbane. Com'è noto, se l'informazione, a livello umano, può essere definita come la trasmissione di una nozione a un essere cosciente, a sua volta la comunicazione va definita come la forma di tale ...
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CATTEDRA (καϑέδρα, cathědra)
G. Matthiae
P. Pisani
Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci in tre ùpi: thrònos, klismòs (o klisìe o khntèr) e dìphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello [...] segno di dignità civile nei dittici consolari del sec. V, fu, nell'uso cristiano, il simbolo della diretta trasmissione dell'insegnamento divino, attributo peculiare del vescovo e perciò posta di regola, ad eccezione di qualche cubicolo cimiteriale ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] per ciò che attiene alle cose dell'arte tramite soprattutto i canali della committenza e del peso della trasmissione iconografica da precisi prototipi (Andaloro, 1990). Fra le eredità più durature trasmesse dal mondo romano al Medioevo, insieme ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] assolta dal libro, oggetto itinerante per eccellenza nell'Europa medievale e tra Occidente e Oriente, nella trasmissione di linee stilistiche e messaggi iconografici; lo scollamento dalla tradizione classica e, per altri versi, la separazione ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] sono situati nell'avambraccio e agiscono a distanza grazie all'azione dei tendini, che si comportano come cavi di trasmissione: infatti, se i muscoli fossero inseriti direttamente sulle ossa delle dita, queste sarebbero goffe e incapaci di compiere ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] inconvenienti derivarono agli o., in questa fase della loro storia, dalla quasi completa ignoranza dei meccanismi di trasmissione delle malattie contagiose, per cui proprio negli o. si avevano una morbilità e una mortalità particolarmente elevate ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...