Grafton, Anthony
Storico statunitense (n. New Haven 1950). Formatosi alla University of Chicago, è divenuto professore alla Princeton University dal 1975, dopo aver studiato a Londra con A. Momigliano. [...] Si è occupato di storia della cultura e storia della scienza, principalmente nell’Europa del Rinascimento, e della trasmissione del sapere. Tra le pubblicazioni: Forgers and critics: creativity and duplicity in Western scholarship (1990, trad. it. ...
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Kaniska
Re dei kushana, salito al trono forse nel 78 d.C., anno di inizio della cd. era Shaka, oppure nel 144. Fondò un grande impero che si estendeva dall’Asia centromeridionale a una vasta porzione [...] dell’India nordoccidentale e settentrionale. Patrono delle arti e delle scienze, favorì una prima trasmissione del buddhismo in Cina; al suo regno si riconduce la nascita della scuola Mahayana. ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] (è il caso delle liste e delle raccolte di presagi) che tendono alla copertura completa della casistica possibile.
Canone e trasmissione del sapere
I pregi, ma al tempo stesso i limiti, della scienza dell'antico Vicino Oriente sono due: l'accumulo ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] nelle aree in cui era più intensa l'attività industriale. Furono sviluppati anche nuovi tipi di meccanismi di trasmissione, che consentivano di sollevare ininterrottamente grandi quantità di acqua. Azionati per mezzo di pompe, catene di secchi, ruote ...
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appannaggio
Dotazione o assegnazione beneficiaria di terre a favore dei cadetti; in seguito fu riferito in particolare alle assegnazioni in denaro fatte a favore dei cadetti delle famiglie regnanti. [...] del 1314 dichiarava però reversibile alla corona, all’estinzione della linea maschile del cadetto beneficiario, non ammettendosi la trasmissione ad altra famiglia per matrimonio di femmine. Un secolo prima si era cessato di concedere veri a. anche ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] indicato nella personalità dell'interlocutore. Questi non solo non può essere considerato come eco passiva, una pura e semplice trasmissione di tradizioni e di fatti, ma, proprio in quanto fonte viva e reattiva, fonte emotiva e pensante, è, semmai ...
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Medievista e bizantinista (Amburgo 1905 - Oxford 1991). Dopo aver studiato lettere classiche e filosofia a Monaco e Heidelberg, nel 1934 abbandonò la Germania per motivi razziali e si trasferì a Londra, [...] di Moerbeke, 1953, entrambi pubblicati nel Corpus platonicum Medii Aevi), si dedicò inoltre allo studio della trasmissione dei testi filosofici medievali (Teofrasto, Alessandro d'Afrodisia, Scoto Eriugena), con particolare attenzione per la cultura ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scuole, corti e universita
Hilde de Ridder-Symoens
Scuole, corti e università
Come tutti i periodi di risveglio intellettuale, la rinascita [...] delle dispute come metodo pedagogico declinò, fino a essere negata dagli umanisti.
Dal momento che la via di trasmissione del sapere era esclusivamente quella orale, gli esercizi di ripetizione (repetitiones) divennero indispensabili e a essi ci si ...
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CAIS (Cays), Eugenio, conte di Pierlas
Angela Dillon Bussi
Nacque a Nizza Marittima il 14 ott. 1842 da Cesare e da Onoria Serafina dei marchesi d'Espagnet de Villeneuve-Moris, primogenito di sei figli.
Il [...] , il 27 marzo 1764, era stato concesso a Giuseppe Cais di Pierlas (1704-1786) il titolo comitale con diritto di trasmissione.
Poco più che adolescente, il C. visse il dramma della annessione di Nizza alla Francia (1860) e, posto nell'alternativa ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] parlare, nel secolo successivo, per gli altri due grandi centri di traduzioni all'interno dei quali avvenne un'autentica trasmissione di cultura dal mondo arabo a quello cristiano: la corte sveva (e angioina, in minore misura), dominata dalla figura ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...