BILIVERT (Biliverti, Bilivelti, Bylevelt), Giovanni
Goffredo Hoogewerff
Nacque nel 1576 a Firenze e non nelle Fiandre, come talvolta ancora si asserisce. Suo padre, Giacomo Bylevelt, nativo di Maastricht, [...] , tutt'ora sul posto. Si trattadi una composizione certo audace, ma sgradevole, che rivela l'influsso mal assimilato del Caravaggio, anche nel colorito indeciso e pesante. I pochi anni che il B. trascorse a Roma lo resero grave e solenne nelle ...
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CONFALONIERI, Francesco
Giovanna Bonasegale
Figlio di Remigio e di Giuseppa Bonfanti, nacque a Costa Masnaga, un piccolo paese della Brianza, il 2 sett. 1850, e fu battezzato con il nome di Angelo [...] marmo, una a Torino, chiesa di S. Giovanni, e l'altra, del 1887, a Roma nella chiesa del Sacro Cuore. romantici, dell'esotismo e delle terre lontane, è trattato dal C. anche nelle due figure di Indiani di ubicazione ignota; C. Lupati (1901-02, p ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, Santo
F. Colalucci
B., al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio intorno al 1217. Nel 1234 entrò nell'Ordine minoritico a Parigi e fu affiliato alla provincia romana; [...] trattadi un personaggio assurto agli onori della Chiesa, più ancora che non per episodi di vita santa e miracolosa, clamorosi a livello di devozione popolare, per la sua opera di e la "renovatio" delle arti nel Duecento italiano, 2 voll., Roma 1988. ...
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ABONDIO (Abbondio), Antonio, detto l'Ascona
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Originario di Ascona sul Lago Maggiore, fu scultore attivo intorno alla metà del sec. XVI.
Di una sua attività come "statuario" del duomo di Milano, ricordata [...] di Venere e Cupido,poi trasportato in Francia da Francesco I; di questo gruppo, che il Lomazzo cita però solo nell'indice del suo Trattato capi d'arte e d'archeologia di Lodi,Lodi 1818, p. 65; A. Bertolotti, Artisti svizzeri in Roma nei secc. XV, XVI, ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e di re Alfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] , e aggiunse 126 illustrazioni al trattatodi architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1476). Recatosi in Francia (1500) lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede poi (1506-09) i piani di fortificazione per Treviso e ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] espresse – che si trattidi angeli senz’ali, di pastori, di omosessuali – e accantonando _n=6&page_n=130.
2 A. Condivi, Vita di Michelangelo Buonarroti, Roma 1553, a cura di G. Nencioni, con saggi di M. Hirst, C. Elam, Firenze 1998, pp. 8-9 ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] il lusso e il cerimoniale della Chiesa diRoma, emerge l’esigenza di una nuova architettura religiosa semplice e denominato il Settecento, in particolare la seconda metà, dal trattatodi Aquisgrana (1748) alla Rivoluzione francese, quando i sovrani ...
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Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] l'analisi dei monumenti antichi mediata, anche, dalla lettura del trattatodi Palladio, l'opera che contribuì notevolmente all'evoluzione linguistica della sua definitiva attività di architetto. Viaggi di studio per l'Italia (1771; 1775, a Venezia si ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 [...] di conoscere anche le architetture di G. Genga. Soggiorni a Roma (1515-22 circa) lo avvicinarono allo studio delle antichità sotto la guida di ), che prefigurano sin da allora il progetto di un trattatodi architettura in più libri, dati poi alle ...
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Editore-libraio, calligrafo e disegnatore (Bourges 1480 circa - Parigi 1533), "imprimeur du Roi" dal 1530. Umanista, conoscitore dell'arte italiana e dell'Italia, T. deve considerarsi uno degli iniziatori [...] del Rinascimento francese. Scrisse un trattatodi estetica, Champ-fleury (1529), che può essere considerato il , prima a Roma, dove frequentò il collegio della Sapienza, poi a Bologna per seguire in quella università le lezioni di Filippo Beroaldo. ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...