LUDOVICO II, re d'Italia, imperatore
François Bougard
Nato tra l'822 e l'825, il figlio primogenito di Lotario I e di Ermengarda non ha lasciato tracce di sé prima della sua ascesa al trono del Regno [...] il progetto di un certo Graziano, superista del patriarcato lateranense, che cercava di far tornare Roma nell'alveo dell appetiti da parte degli altri sovrani, quegli stessi che, in seguito al trattato di Meersen (8 ag. 870) al quale L. II non era ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] 1700 (dove C. III ottenne il titolo di canonico lateranense ed il privilegio di accedere ad alcune antiche reliquie e benedire con la casa di Savoia, fu quella di ottenere il "trattamento regio" ed il diritto di fregiarsi del titolo di Sua Altezza ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] E. dalle restrizioni del can. 29 del quarto concilio lateranense, che proibivano l'occupazione di più di un beneficio. testamento l'autore la chiama semplicemente la "mia Summa". Si tratta di un'esposizione dei titoli delle Decretali di Gregorio IX, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una nuova spinta espansiva
Il 13 aprile 1204 Costantinopoli – già caduta nelle mani dei crociati nel luglio [...] indulgenze e delle scomuniche, per cui nel concilio lateranense IV (1215) sono stabiliti tribunali vescovili contro ruolo di Venezia con una accorta politica diplomatica, con un trattato con Genova, che acquista così la supremazia commerciale sul mar ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Verona il 9 sett. 1704 da Chiara Gaetani, bresciana, e da Giambattista, fratello di Francesco. Quest'ultimo si addossò la cura della sua educazione.
Il B. [...] un testo che egli, come il B. ben sapeva, aveva in animo di pubblicare (Concilium Lateranense Stephani III A. 769..., Romae 1735). Nella stessa lettera con un tratto da gran signore si diceva pronto tuttavia ad aiutarlo nella sua opera di editore ...
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Ermanno di Salza
Hubert Houben
Presumendo che al momento dell'elezione a Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri teutonici E. avesse almeno trent'anni, la sua data di nascita verrebbe collocata prima [...] di E. non risulti tra quelli dei partecipanti al IV concilio lateranense del 1215, è probabile che vi abbia preso parte (Kluger, anche per eseguire un'importante missione diplomatica: si trattava di ottenere dal conte di Schwerin il rilascio del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Leonardo da Vinci si formò come artista, ma nel corso della sua carriera tese a diventare uno scienziato. Il suo studio delle leggi e delle forme naturali, oltre [...] sua opera ha assunto, per genesi e per caratteristiche, i tratti di un caso di grande interesse per la storia della scienza arriva a Roma, nel 1513, durante il V Concilio Lateranense il papa Leone X promulga la bolla Apostolici regiminis, condannando ...
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SADOLETO, Iacopo
Francesco Lucioli
– Nacque a Modena il 12 luglio 1477 dal giurista Giovanni e da Francesca Machiavelli; ebbe una sorella, Margherita (moglie di Giambattista Sacrati), e tre fratelli, [...] forse stimolata dal dibattito interno al V Concilio Lateranense, cui Sadoleto presenziò personalmente: fu lui stesso a ’altra opera frutto dell’otium di Carpentras, ossia il trattato pedagogico in forma dialogica De liberis recte instituendis (Lione ...
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Lebbra
Pietro Santoianni
Andrea Carlino
La lebbra (dal greco λέπρα, derivato da λέπω, "squamare") è una malattia infettiva che si manifesta in individui predisposti, causata dal batterio Mycobacterium [...] di durata tra i due schemi è importante, in quanto trattare per 6 mesi un caso multibacillare espone invariabilmente a recidive. Europa nel corso dell'età medievale. Il III Concilio lateranense (1179) decretò, conformemente allo spirito del Levitico, ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] 46-47) e che a Amalfi c'era il medico Hanana'el; si trattava di una popolazione rilevante che portò Romualdo Salernitano a parlare di città "Iudaica" ( al mondo ebraico ‒ sottolineata dal IV concilio lateranense del 1215 ‒ il mondo normanno-svevo ...
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lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...
eversione
eversióne s. f. [dal lat. eversio -onis, der. di evertĕre «abbattere, distruggere», e anche «spingere in fuori, rovesciare»]. – 1. a. letter. Distruzione, abbattimento, rovina: l’e. di Gerusalemme. b. Rovesciamento, sconvolgimento...