Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] fra ➔ grafia e ➔ pronuncia, senza peraltro rinnovare radicalmente l’alfabeto com’era stato proposto da ➔ Gian Giorgio Trissino, Claudio Tolomei e Giorgio Bartoli.
Se per quanto riguarda il ➔ lessico Salviati pensa che sia necessario riprendere quanto ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] alle loro matrici cinquecentesche e in particolare alla riscoperta cinquecentesca del De vulgari eloquentia da parte di Gian Giorgio Trissino e oggetto ora di rinnovata attenzione da parte di Perticari nel trattato Dell’amor patrio di Dante e del ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] : 503), collocandosi in quella «corrente dei riformatori oltranzisti» (Maraschio 1994: 195) inaugurata nel Cinquecento da ➔ Gian Giorgio Trissino (nell’Epistola de le lettere nuovamente aggiunte ne la lingua italiana del 1524) e portata avanti da ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] del suo De poeticaimitatione (Venezia 1565, c. 47r), pur senza menzionare il C., non esitava a mettere in bocca al Trissino una severa denuncia contro alcuni dei seguaci di Giulio Camillo, che ne avrebbero trafugato o copiato gli scritti per farsene ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] un’esigenza di standardizzazione, con la proposta di riforma ortografica avanzata nel 1524 dal letterato vicentino ➔ Gian Giorgio Trissino e le immediate risposte di parte toscana.
I vari tentativi di riforma su base fonetica che si susseguirono fino ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] della grammatica. Già Leon Battista ➔ Alberti aveva proposto di distinguere le vocali semiaperte da quelle semichiuse; Gian Giorgio ➔ Trissino introdusse due simboli provenienti dall’alfabeto greco per le semiaperte (‹ɛ› per /ɛ/ e ‹ω› per /ɔ/), in ...
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quassare
v. tr. [dal lat. quassare, intens. di quatĕre «scuotere», part. pass. quassus], letter. – Agitare con forza, scuotere, scrollare: venia quel Totila, quassando Con la man destra una terribil asta (Trissino); afferratolo pel petto,...
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. L’alfabeto latino aveva infatti in età...