AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] , verso il 1240 (Deér, 1955, p. 105, fig. 66).Si scelsero figure di a. anche come decoro per cattedre episcopali e troni: per es. nella cattedra del duomo di Canosa, del 1078-1089, e in un rilievo raffigurante l'imperatore Ludovico, datato verso il ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] , Aquileia e altrove 1972" (Antichità altoadriatiche, 6), Trieste 1974b, pp. 391-405; F. Gandolfo, Reimpiego di sculture antiche nei troni papali del XII secolo, RendPARA 47, 1974-1975, pp. 203-218; E. Neri Lusanna, La chiesa di San Flaviano di ...
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Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
SIRIANA, Arte (v. vol. VII, p. 346). – L’intensificazione dell'esplorazione archeologica in diverse aree della Siria, soprattutto [...] avorî egittizzanti databili verso il 1700 a.C., scoperti nel Palazzo Settentrionale e appartenenti per la maggior parte a un trono o a un letto da cerimonia. Questi avorî, tutti lavorati come grandi intarsî traforati su lamina, presentano iconografie ...
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bene (avv.)
Mario Medici
È largamente presente in tutte le opere di D. con molti dei suoi diversi valori e impieghi, sia nella forma intera sia tronca (l'una e l'altra in prosa e poesia, prevalendo qui [...] / cosa ch'io possa, spiriti ben nati, / voi dite (si consideri anche in altra cantica Pd V 115 O bene nato a cui veder li troni / del triünfo etternal concede grazia); VI 33 o non m'è 'l detto tuo ben manifesto?; XII 85 Io era ben del suo ammonir uso ...
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BULGARIA
V. Pencev
Stato dell'Europa sudorientale, posto tra il basso corso del Danubio e la penisola greca, sulle sponde del mar Nero. La B. medievale comprendeva le regioni settentrionali e centrali [...] di rame, coniate a Tărnovo in sette diversi tipi, che si differenziano per le immagini incise: zar in trono, grande croce greca, troni. A partire da quest'epoca nella monetazione bulgara venne introdotto il tipo recante la figura dello zar a cavallo ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Dai primi insediamenti alle soglie dell'urbanizzazione
di Rodolfo Fattovich
Società urbane precoloniali [...] erano un'area cerimoniale con una grande basilica di tipo paleocristiano (Mariyam Tsion), di fronte alla quale erano collocati i troni per le assemblee del re e dei nobili e la necropoli reale. Città islamiche di età medievale, attribuibili alla ...
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dire (Dicere)
Riccardo Ambrosini
1. Il verbo - a prescindere da ‛ essere ', di cui il solo è ne supera tutte le attestazioni - è, insieme con ‛ vedere ', il più frequente della Commedia: vi appare circa [...] Mente, la quale li Greci dicono Protonoé) e della Commedia: in Pd IX 61 Sù sono specchi, voi dicete Troni, la denominazione diversa si collega prima con la natura delle gerarchie angeliche, poi con il riconoscimento della loro autorità; struttura ...
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Vedi URARTEA, Arte dell'anno: 1973 - 1997
URARTEA, Arte
M. Salvini
Nel vario panorama delle civiltà dell'Asia Anteriore antica un posto particolare occupa il regno di Urartu (v. vol. vii, pp. 1060-1062), [...] sono un medaglione d'oro da Toprak-kale (circa 600 a. C.) con una sacerdotessa officiante davanti a una dea assisa in trono, e un coperchio d'argento a fasce ornamentali concentriche costituite da lamine d'oro e con l'impugnatura a forma di melagrana ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] reca il modellino della città (Corpus Nummorum Italicorum, 1910-1971, XIII, pp. 426, 432). Nelle m. gotiche d'Oltralpe i troni si trasformano in complesse architetture o in scenografiche cornici, come nel pavillon d'or di Filippo VI di Valois, emesso ...
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FILIPPO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque il 15 marzo 1720, secondogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, seconda moglie del sovrano.
Ben conscia [...] tutto sommato non mutò radicalmente neppure dopo la nascita dell'erede al trono Ferdinando, il 20 genn. 1751, e di Luisa Maria Teresa offensiva e difensiva coinvolgendo, come sorta di appendici, i troni di Napoli e di Parma. Era la garanzia di una ...
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-trone
-tróne. – Secondo elemento compositivo di termini della fisica, in genere di derivazione inglese, che rappresenta l’italianizzazione di -tron delle forme ingl. originarie, tratto dal capostipite alla serie, electron, in ital. elettrone;...
trono1
tròno1 (o truòno) s. m. [der. di tronare], ant. – Tuono, o rumore simile a quello del tuono: Ruppemi l’alto sonno ne la testa Un greve truono, sì ch’io mi riscossi (Dante).